Soverato, al via la I edizione della rassegna “Kalibri d’autore”
C’è la valorizzazione della Calabria e delle sue eccellenze tra gli obiettivi della prima edizione della rassegna “Kalibri d’autore”, l’iniziativa culturale promossa dall’associazione Kalibreria avviata lo scorso 8 luglio. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno all’aperto nel rispetto del distanziamento sociale e delle disposizioni anti covid-19.
Tra i partecipanti ci saranno: Marcostefano Gallo; Enzo Infantino e Tania Paolino; La Compagnia dei SognAttori; Olimpio Talarico; Ettore Castagna; Umberto Ursetta; Vito Teti ed Eliana Iorfida.
Dopo l’avvio con la presentazione del libro “Lo strano caso del Rêverie” di Marcostefano Gallo il 16 luglio alle 21.15 si terrà l’evento con protagonisti Enzo Infantino e Tania Paolino, autori di “Kajin e la tenda sotto la luna”.
Il 23 luglio alle 21:15 si terrà lo spettacolo teatrale “CalabriAMO” a cura della Compagnia dei SognAttori”; il 29 luglio sarà la volta della presentazione del libro “Cosa rimane dei nostri amori. La trilogia di Caccuri” di Olimpio Talarico.
Si riparte poi il 6 agosto con il concerto-reading del libro "Della Grecìa perduta" di Ettore Castagna; e il 20 agosto Umberto Ursetta presenterà la sua opera: “La Calabria che non si arrende. Storie speciali di persone normali”.
Gli ultimi due appuntamenti si terranno il 27 agosto con la presentazione del libro “Prevedere l’imprevedibile” di Vito Teti; e il 3 settembre con Eliana Iorfida e il suo ““Il figlio del mare”. Tutti gli eventi avranno inizio alle ore 21:15 e si svolgeranno in Via Beato F. Zumpano adiacente al Lungomare Europa (nei pressi dell’area gioco bimbi) a Soverato.
Per l’associazione uno degli obiettivi è quello di riavvicinare le persone alla lettura e, in generale, alle forme d’arte, così da stimolare l’esercizio della critica, indurre alla conoscenza della storia, incentivare il senso civico. Solo attraverso la lettura è possibile analizzare il presente e costruire un futuro più consapevole. In questo senso, la riqualificazione del territorio non può che avvenire tramite la diffusione della cultura e la creazione di un luogo che sia al tempo stesso centro di aggregazione, comunicazione e scambio.
La diffusione della cultura contribuirà alla piena formazione dell’individuo come essere pensante ed emancipato. Solo in questo modo egli potrà dare un contributo maggiore al benessere collettivo.