Pubblica amministrazione: la proposta di Scutellà per renderla più smart
C’è una proposta per rendere più smart la pubblica amministrazione. Prevede l’inserimento, tra gli altri, di tutti gli indirizzi pec delle pubbliche amministrazioni in un unico registro per semplificare, così, le procedure di accesso ai servizi e ai diritti da parte dei cittadini.
L’Ordine del giorno, che dovrebbe trovare accoglimento nelle prossime sedute della Camera, è stato presentato dal portavoce del Movimento 5 stelle, Elisa Scutellà.
«L’art. 28 del decreto semplificazione – spiega Scutellà - interviene sul tema delle notifiche pec alle pubbliche amministrazioni comportando per me un risultato che anelavo da tempo. Già lo scorso anno infatti avevo presentato un ordine del giorno, a cui era stato dato parere favorevole, con il quale chiedevo al Governo di difendere il diritto ad un accesso alla giustizia più semplice. Il problema che avevo rilevato riguardava l’assoluta carenza nel Registro delle Pubbliche amministrazioni degli indirizzi pec di numerosi enti ed uffici costringendo gli avvocati a notificare a mano in quanto il registro Ipa dal 2014 non è più considerato pubblico registro.
L’indice delle pubbliche amministrazioni gestito da Agid, infatti, a seguito del decreto legge 179/2012 ha lasciato il posto, come elenco ufficiale per gli indirizzi pec a quello tenuto dal Ministero della Giustizia, ma ad oggi tale registro risulta ancora molto carente. Per tale motivo gli avvocati e poi direttamente i cittadini hanno dovuto subire non solo un esborso economico notevole dato dal servizio di notifica “a mano” ma di conseguenza anche rallentamenti e file interminabili presso gli sportelli addetti alle notifiche».
«La novità introdotta dal decreto semplificazione – precisa ancora la deputata - permette finalmente, per le notifiche degli atti in materia civile, penale, amministrativa, contabile e stragiudiziale, di attingere all’Indice della pubblica amministrazione per estrapolare la pec dell’ente/ufficio che non abbia ancora provveduto alla comunicazione del proprio indirizzo. Nelle more della conversione in legge del decreto, ritengo che con questo intervento si sia davvero semplificata la vita lavorativa per tanti avvocati determinando – conclude - un risparmio economico considerevole per i cittadini e lo Stato ed una velocizzazione dei tempi della giustizia».