Cosenza. Due arresti e un obbligo di firma per droga
Continua incessante l’attività antidroga dei carabinieri della Compagnia di Rende che ha portato questa mattina ad arrestare altre due persone.
Alle prime luci dell’alba i militari di Rende, insieme ai colleghi della Compagnia di Cosenza hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dal GIP del capoluogo nei confronti di Ernesto Foggetti, 23enne, e Andrea Bruni, 21enne, per i reati di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente e detenzione illegale di armi. Contestualmente i carabinieri hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione locale emesso dalla Procura della Repubblica nei confronti di Giuseppe Muto, 27enne, indagato nello stesso procedimento penale ed hanno ritrovato presso la sua abitazione 150 grammi di hashish.
Il provvedimento scaturisce da un’attività investigativa condotta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Rende iniziata il 15 gennaio 2010 quando hanno ritrovato, nascosti in un vano ascensore di un condominio in via Popilia, sei panetti di hashish. I carabinieri di Rende, stavano seguendo già da alcuni giorni Foggetti Ernesto ed avevano capito che potesse avere un luogo sicuro dove nascondere la sostanza stupefacente. La sera del 15 gennaio 2010 si sono recati a casa sua in via Popilia per effettuare una perquisizione domiciliare che purtroppo non ha dato buoni frutti. I militari hanno esteso così il controllo alle parti comuni del condominio: scale, magazzini e vano ascensore. Proprio nascosti all’interno del vano ascensore hanno ritrovato sei panetti di hashish del peso complessivo di 600 grammi. La droga non è stata attribuita a Foggetti essendo stata ritrovata in un’area condominiale ma il suo ritrovamento ha permesso di iniziare un’articolata attività investigativa: intercettazioni, servizi di osservazione e pedinamento. Foggetti e bruni spacciano cocaina insieme. Vengono documentati alcuni episodi di cessione di droga a Cosenza, Rende e Pedace.
Il giorno 22 settembre 2010 i carabinieri di Cosenza effettuano un’altra perquisizione presso l’abitazione di Ernesto Foggetti dove trovano due bilancini di precisione. Anche loro estendono il controllo all’interno del vano ascensore e ritrovano un fucile cal. 12 Franchi Spas, una pistola giocattolo ed una serie di documenti.
L’indagine dei carabinieri di Rende nel frattempo continua. Vengono sentiti testimoni per cercare di capire chi può avere in uso il vano ascensore del condominio di via Popilia. Gli elementi raccolti dagli investigatori di Rende vengono incrociati con i dati raccolti dai colleghi di Cosenza.
Il Tribunale di Cosenza – Ufficio GIP ha emesso così una misura nei confronti di Ernesto Foggetti e Andrea Bruni: carcere per il primo e presentazione alla polizia giudiziaria per il secondo. Ernesto Foggetti è finito dentro per la detenzione dei 600 grammi di hashish, per una serie di episodi di spaccio documentati nel corso dell’attività investigativa e per la detenzione del fucile cal. 12 Franchi Spas, mentre ad Andrea Bruni è stata applicata la misura più lieve in quanto gli sono stati contestati solo alcuni episodi di spaccio. Andrea Bruni attualmente si trova in carcere poiché coinvolto nell’operazione “Telesis” quindi la misura odierna, benché formalmente notificata, è sostanzialmente inapplicabile.
I carabinieri di Rende, con i colleghi di Castrolibero, questa mattina, hanno bussato anche alla porta di Giuseppe Muto, indagato nell’ambito dello stesso procedimento penale, in esecuzione di un decreto di perquisizione. All’interno di una tasca del giubbotto, è stato ritrovato un panetto di 100 grammi di hashish ed altri due pezzi della stessa sostanza di 25 grammi ciascuno. MUTO, da indagato a piede libero è diventato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I due soggetti arrestati sono stati, così, accompagnati presso il carcere di Cosenza e nei prossimi giorni saranno sottoposti ad interrogatorio di garanzia.
La droga ritrovata oggi sarà analizzata dagli specialisti dell’Arma per verificare se possa essere simile, per tipologia e principio attivo, a quella sequestrata il giorno 15 gennaio 2010.