Corigliano Rossano celebra la visita che Escher fece 90 anni fa

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Maurits Cornelis Escher è finalmente tornato a Corigliano Rossano. A 90 anni dalla sua visita nel centro storico di Rossano, la città, l’assessorato alla Città della Cultura e della Solidarietà e l’assessore Donatella Novellis hanno celebrato la visita che Escher fece il 22 maggio 1930.

Novanta anni dopo, nel Chiostro di Palazzo San Bernardino con la lectio magistralis del ch.mo professor Maurizio Paoletti, con l’intenso intervento di Federico Giudiceandrea e con le opere degli studenti del Liceo artistico di Rossano che hanno reinterpretato l’artista olandese in tutte le sue sfaccettature.

«A Corigliano Rossano possiamo e dobbiamo fare cultura – dice l’assessore Donatella Novellis – Siamo qui per celebrare l’arte di M. C. Escher con i giovani e con gli esperti. È un momento di grande crescita per la nostra comunità».

A rappresentare tutto il corpo docenti e gli alunni che hanno realizzato le opere c’era il dirigente scolastico del Liceo artistico Antonio Franco Pistoia: «Siamo qui a ricordare un avvenimento di 90 anni fa – racconta il preside – e questo è importantissimo per i giovani in un tempo in cui tutto è labile».

Gli studenti del Liceo artistico hanno fatto rivivere, grazie alle loro reinterpretazioni proiettate durante la serata, l’arte e il mito di Escher. Nuovi talenti che celebrano il talento del passato che ha omaggiato la terra in cui stanno crescendo. Il video (curato dalla professoressa Daniela Caruso), realizzato con le loro opere ha emozionato i partecipanti che hanno potuto apprezzare gli elaborati degli studenti del Liceo artistico di Rossano dell’anno scolastico 2019/2020 sotto il coordinamento delle docenti Stefania Rossi e Grazia Beraldo.

La magia escheriana è continuata con la lectio magistralis del ch.mo professor Maurizio Paoletti, docente di Archeologia classica all’Università della Calabria, dal tema “Il fascino del paesaggio. M.C. Escher, un artista del Novecento in Calabria”. Il professor Paoletti ha fatto rivivere nel Chiostro di Palazzo San Bernardino il viaggio italiano dell’artista olandese con la sua tappa rossanese, «Escher non era attratto dalla Storia quando è venuto a visitare la Calabria – ha raccontato Paoletti – ha seguito un percorso che ha evitato tutto ciò che questa poteva raccontargli scegliendo di seguire la Natura e fare da solo le proprie scoperte».

La splendida serata di celebrazione è stata chiusa dall’intervento dell’esperto d’arte e collezionista Federico Giudiceandrea che ha raccontato alla platea “Dai matematici agli hippies, lo strano percorso dell’arte di M.C. Escher”. Giudiceandrea ha spiegato di come la sua passione per Escher sia nata al tempo della scuola. Da qui ha ricostruito l’arte escheriana e raccontato molti aneddoti della vita dell’artista, delle influenze e di chi ha influenzato. «Escher con la Calabria ha avuto un rapporto davvero intenso – ha detto Giudiceandrea – un rapporto raccontato in tante delle sue lettere. Come se un pezzo di questa terra fosse rimasta sempre presente nella sua vita».