Teatro, il vento di Graecalis torna a soffiare su Catanzaro
Si aprono le luci su “Graecalis -Il vento della parola antica” , ciclo di rappresentazioni classiche a cura del Teatro di Calabria giunto al settimo anno di vita. Il progetto, che ha visto la luce nel 2014, in pochi anni è riuscito a conquistare un posto di rilievo all'interno dello scenario artistico regionale, grazie anche ai numeri registrati dalla rassegna.
La rassegna che è stata “ripensata” alla luce delle limitazioni per la Covid-19, animerà l’estate catanzarese il 9, il 13 e il 23 agosto.
Si tratta di un'edizione profondamente differente, quella del 2020: fino a pochi giorni fa, solo un sogno per gli organizzatori. Eppure, il sostegno combinato del pubblico più affezionato, dei partner “storici” del TdC (Fondazione Rocco Guglielmo e Circolo Placanica) e dell'Assessorato alla Cultura hanno reso possibile approntare, in pochi giorni, un cartellone artistico che animerà, anche quest'anno, l'estate catanzarese.
“Realizzare quest'anno Graecalis era una necessità bruciante: avevamo bisogno di ritrovare il nostro pubblico dal vivo, dopo mesi passati a tenerci vicendevolmente compagnia con gli spettacoli virtuali di Digitalpoiesis.”, afferma la presidente del Teatro Anna Melania Corrado. Un'esperienza esaltante e positiva, quella degli spettacoli in digitale che hanno registrato oltre diecimila visualizzazioni complessive in due mesi e mezzo, ma pur sempre attraverso lo schermo di un PC.
Da ieri, nel Complesso Monumentale San Giovanni è tornato a soffiare il vento della parola antica: a dare il via a questa edizione, l'incontro “Progetto Tragedia”, una vera e propria lectio magistralis a cura di La Rosa dedicata ai fondamenti filosofici della tragedia greca.
Il focus di questa edizione è, infatti, la Parola: “Abbiamo sentito il bisogno di ritornare a lavorare sul concetto stesso di Tragedia, a comprenderlo e sviscerarlo nelle sue pieghe più profonde, ma soprattutto far capire al nostro pubblico perché, dopo oltre duemila anni, è ancora attuale e più che mai rivoluzionario parlare di tragedia greca”, afferma Luigi La Rosa, vicepresidente e autore del TdC.
Dopo Progetto Tragedia sarà infatti la volta di “Edipo -Ferite di Luce”, un recital dedicato alla figura dell'omonimo personaggio del mito con scene tratte dalla tragedia “Edipo Re” di Sofocle.
Fare spettacoli, in tempo di pandemia e norme che impongono distanziamento sociale anche tra pubblico e attori in scena non è certo semplice. Il TdC ha tuttavia colto questa criticità, trasformandola in opportunità per ripensare il concetto di Tragedia e lavorare profondamente su una messa in scena essenziale, trasmettendo la Tragedia in purezza.