Scuola Magistratura, Cimino: “Il Governo traduca le sue intenzioni in carta cantante”
Il testo integrale della dichiarazione diramata dal capogruppo di Nuova Alleanza, Franco Cimino:
“Arrivano nuove elezioni e, puntualmente, giungono le soluzioni al vecchio problema Scuola di Magistratura. Ancora una volta è il Ministro della Giustizia ad assicurare a parlamentari del suo partito che l’importante istituzione formativa sarà assegnata alla nostra Città. Ma non tutta, solo una parte. Quanto grande non è detto, con quali competenze e funzioni viene omesso. L’altra parte, invece, andrà a Benevento. La garanzia della bipartizione dovrebbe essere offerta da una sorta di accordo sancito, alla presenza di Alfano, da un parlamentare catanzarese e una sannita, Traversa e De Girolamo. Il tutto come se non si trattasse di un ente pubblico, che riguarda tutti, e in particolare la nostra Città, ma una questione tutta interna a una forza politica. Assistiamo, ancora una volta, alla vecchia logica che vuole i meridionali perennemente impegnati in una specie di guerra dei poveri, a scannarsi tra di loro per l’osso che gli viene gettato da un potere nordista e antimeridionalista. La Scuola di Magistratura, che opera da Roma in su, è già da anni saldamente in mano a Bergamo. E da anni sembra funzionare bene. Dividere, quella per il Sud, in due parti (ma è facile temere che si inserirà anche la Sicilia), è un’assurdità per chi la impone. E un’umiliazione per chi volesse accettarla senza un moto d’indignazione che dimostri l’orgoglio e l’autonomia delle nostre classi dirigenti, troppo spesso intimidite dai palazzi romani e sempre in silenzio dinanzi a tutte quelle iniziative economiche e legislative che si muovono contro il sud, la Calabria e Catanzaro. Tuttavia, anticipando l’obiezione di chi sostiene che è meglio poco che niente, chiedo che per evitare l’ennesimo raggiro, il Governo traduca le sue intenzioni in carta cantante e nei prossimi giorni approvi un decreto con cui quanto concordato nei corridoi di Montecitorio venga assegnato a Catanzaro. Così potremo subito accertarci di cosa realmente si tratta”