“Catanzaronelcuore” al Consiglio di Stato per difendere la scuola di magistratura
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato tampa del movimento Catanzaronelcuore in difesa della Scuola di Magistratura
Il Movimento civico indipendente “Catanzaronelcuore” ha deciso di costituirsi presso il Consiglio di Stato per difendere le ragioni della città di Catanzaro onde rivendicare con forza l’istituzione della sede meridionale della Scuola Superiore della Magistratura nel capoluogo regionale calabrese, come previsto dalla legge del 2006. Dunque, ancora una volta, il nostro Movimento agisce con coerente attivismo per l’affermazione della legalità e conferma il suo indiscusso amore per la città e per il territorio. La prosecuzione della nostra attività legale, nel passato presso il TAR Lazio ed oggi presso il Consiglio di Stato, sono un’attestazione dell’instancabile combattività messa a disposizione del bene comune e, nella fattispecie, per ostacolare la realizzazione di quella palese ingiustizia consistente nel dirottamento della Scuola a Benevento, cosa che potrebbe accadere a causa dell’inettitudine della politica calabrese la quale, pur in presenza di una sentenza favorevole del TAR Lazio risalente al marzo 2009, è stata colpevolmente incapace di agire. “Catanzaronelcuore” interverrà nel giudizio pendente a Roma innanzi a Palazzo Spada, in sede giurisdizionale sez. IV, per chiedere il rigetto dell’appello proposto dalla Provincia di Benevento ed insistere per la conferma della sentenza del TAR Lazio che, come ormai tutti sanno, ha annullato l’insano decreto dell’allora guardasigilli Clemente Mastella con cui si dirottava la sede dal capoluogo calabrese a quello della provincia di Benevento.
Abbiamo sempre ritenuto questa vicenda come una delle metafore più indicative di quella che genericamente si definisce malapolitica e che, in questa vicenda, è stata esercitata da entrambe le parti in causa; infatti se dal lato beneventano un Ministro ha inteso asservire a fini campanilistici ed elettoralistici le proprie funzioni, è pur vero che da parte catanzarese si è abdicato dall’intraprendere ogni iniziativa affinché la Sede del Sud Italia della Scuola Superiore della Magistratura aprisse i propri battenti ed inaugurasse i corsi nella città di Catanzaro. Il nostro Movimento ha fatto della Scuola di Magistratura una delle proprie ragioni di impegno e l’odierna decisione di costituirci presso il Consiglio di Stato sottintende anche la speranza che si svegli dal torpore l’intera società civile, a partire dall’Università Magna Graecia per arrivare all’Ordine degli Avvocati passando attraverso vari organismi come Confindustria e Confcommercio, tutti colpevolmente oziosi; senza dimenticare la classe politica locale che dovrebbe mettere in campo motivazioni e determinazione per difendere le prerogative del territorio senza scadere in inciuci e cedere a compromessi come quelli emersi, seppure ufficiosamente, a seguito del famigerato incontro del 2 novembre scorso con l’ormai decaduto Ministro della Giustizia Nitto Palma.
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