Lamezia Terme: incontro tra Asp e terza commissione consiliare del Comune

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Il commissario straordinario dell’Asp Gerardo Mancuso ha incontrato questa mattina i componenti della terza commissione consiliare del Comune, presieduta da Mariolina Tropea, e l’assessore alle politiche sociali Rosario Piccioni. Un incontro voluto dalla commissione consiliare che, oltre a porre delle domande al commissario, ha anche visitato l’ospedale per rendersi direttamente conto della situazione che riguarda la struttura e la qualità dell’assistenza e dei servizi erogati alla cittadinanza.

“E’ stata l’occasione per fare il punto sulle questioni che riguardano i reparti e la dotazione organica – ha detto Mariolina Tropea – ma anche i primari mancanti e come si sostituiranno, le liste d’attesa per le prestazioni ambulatoriali, le criticità che riguardano l’attività dei vari reparti e il numero dei ricoveri, l’appropriatezza dei ricoveri e delle prestazioni ambulatoriali. Un confronto sereno e costruttivo, nel corso del quale abbiamo potuto constatare di persona che qualcosa sta cambiando, e in meglio, anche se i problemi da risolvere ancora ce ne sono. Anche se in questo senso abbiamo avuto rassicurazioni da parte del commissario Mancuso che ha assicurato che questo processo di cambiamento potrà essere sanato nel giro di due anni. In particolare per quanto riguarda il futuro dell’ospedale lametino, il commissario ci ha assicurato che sarà un ospedale di riferimento regionale e a tal proposito si è impegnato a farsi portavoce con la Regione in modo che questa condizione (e cioè il riferimento regionale) venga sottoscritta con un atto formale e non detta solo a parole. Per quanto riguarda invece i primari, Mancuso ha spiegato che ha già presentato la richiesta al Tavolo Massicci di una deroga per espletare i concorsi per i primari, dato che il piano di rientro ha bloccato tutti i concorsi pubblici. Oltre ai primari, l’Asp ha chiesto una deroga per l’assunzione di tecnici di radiologia (indispensabili per ridurre la lista d’attesa in Radiologia) e per i fisioterapisti (per fare funzionare le cure domiciliari). Per quanto riguarda le liste d’attesa, Mancuso ha spiegato che in pochi mesi molte sono state ridotte, per alcune specialità bastano solo 21 giorni, per altre bisogna attendere 40 giorni, mentre per cardiologia, radiologia e endoscopia le liste sono ancora di 4-6 mesi. Buone notizie anche per quanto riguarda il pagamento dei ticket: gli sportelli da uno sono passati infatti a quattro, quindi non ci saranno più lunghe code per pagare i ticket.

Il commissario straordinario ci ha anche dato rassicurazioni per quanto riguarda il servizio delle cure primarie, che attualmente non funziona in città in quanto non esiste un’equipe di cure primarie. Ecco perché Mancuso ci ha spiegato che ha istituito l’Uccp, l’unità delle cure primarie che rappresenta il fiore all’occhiello dell’Azienda, dove sono stati destinati 30 infermieri che si dedicheranno solo all’assistenza domiciliare, dato che si punta a portare la sanità direttamente a casa del cittadino.

Per quanto riguarda i posti letto, Mancuso ha spiegato che ormai da anni i posti letto attivi nell’ospedale lametino sono 198, mentre il piano sanitario regionale vigente ne prevede 350. L’Asp sta comunque per pubblicare un bando che prevede 224 posti letto, e quelli in più saranno distribuiti nei reparti esistenti e in quelli da attivare. Oltre alle strutture, Mancuso ha annunciato che l’Asp ha investito anche in macchinari, che saranno moderni e adeguati alle esigenze, e che consentiranno all’ospedale di diventare sempre più di riferimento regionale. In particolare, cinque sono le specialità che faranno diventare il nosocomio riferimento, non solo regionale ma anche nazionale: neurogenetica, fibrosi cistica e tossicologia forense. A queste se ne aggiungeranno altre due che annuncerà a breve il presidente Scopelliti.

Il commissario ha anche spiegato che attualmente l’anello debole del sistema sanitario è il pronto soccorso, e questo perché non è stato mai ben organizzato. A tal proposito, Mancuso ha spiegato che entro giugno saranno completati i lavori nel reparto di Rianimazione e poi partiranno quelli del pronto soccorso, dove sarà realizzata un’astanteria con adeguati posti letto, una sala d’attesa per i parenti, e una sala per i codici bianchi (primo esperimento in Italia) dove saranno curati i codici bianchi, che sono il 40 per cento delle prestazioni che afferiscono al pronto soccorso e che lo intasano. Infine - ha ocncluso Mariolina Tropea ­- Mancuso ha annunciato che entro aprile sarà pronto anche il nuovo reparto di Ginecologia e ostetrica che potrà gestire 1.400 parti all’anno, e non quindi solo i mille parti attuali, questo anche per effetto della chiusura del punto nascita privato cittadino. A tal proposito, il commissario ha già predisposto il personale medico, infermieristico e ostetrico adeguato per le nuove esigenze”.