Al Dadada Beach Museum arriva “Flepper”, l’opera in vetroresina di Marco Raffaele

Catanzaro Tempo Libero

Si chiama Flepper e adesso osserva placidamente il mare di Montauro. Il Dadada Beach Musem del centro del catanzarese da ieri ha una nuova opera d’arte. Si tratta di un delfino in vetroresina illuminata che materializza e si affaccia al mondo dalla parete del Dadada Beach Museum. L’artista Marco Raffaele e l’ideatore del progetto, Roberto Talarico, hanno svelato insieme al pubblico la loro scultura, realizzata con una tecnica denominata “fiberglass emotions”, emozioni “scolpite” nella vetroresina, prosegue quel filone “ecologista” che sin dall’inizio caratterizza le esposizioni al Dadada Beach Museum.

Prima col cemento, poi con l’alluminio e ancora col ferro, oggi con la plastica ed i suoi derivati (resina, vetroresina), il Museo sul mare si fa portatore di un importante messaggio globale: il rispetto dell’ambiente ed il corretto utilizzo dei materiali, anche i più nocivi, che se non dispersi e, invece, riciclati, anche e soprattutto per mezzo dell’arte, possono diventare bellezza e non brutalità, emozione e non inquinamento.

“L'opera che da oggi campeggia all'ingresso del Dadada Beach Museum è un delfino, uno degli straordinari abitanti del nostro mare, un cetaceo intelligente ed amico dell'uomo, realizzato in vetroresina, un materiale da utilizzare con assoluta cautela e con le dovute precauzioni, altrimenti molto pericoloso per l'ambiente. -ha spiegato Roberto Talarico- Quest’azione sovversiva e contraddittoria, l’uso di materiali inquinanti che si trasformano in messaggi importanti e positivi per tramite dell’arte, rappresenta appieno lo spirito dadaista che ci contraddistingue”.

“Vorrei che la mia opera stimolasse quel senso di magico, irreale, esattamente come in un sogno, come l’avvistamento improvviso di un delfino all’alba: un’emozione per chiunque poiché si tratta di un evento fuori dall’ordinaria quotidianità. -ha detto l’artista, Marco Raffaele- Ecco, per me Flepper rappresenta questo: il materializzarsi di una forma e, insieme, di sogni ed emozioni ad essa strettamente collegate, e legate alla prima impressione nell’avvistare quella forma, che subito la nostra mente collegherà ad un delfino o qualcosa di familiare e comunque sempre emozionante”.

“Flepper” ha le sembianze di un delfino. Ma potrebbe essere anche uno squalo, “un animale di fantasia, un’ombra riaffiorata dal passato, dai sogni o dai ricordi del nostro fanciullo interiore: le parvenze zoomorfe, appena accennate sotto il consueto velo di vetroresina modellato dalle mani dell’artista, lasciano all’intuito, all’immaginario ed all’emotività dell’osservatore l’interpretazione dell’opera – come afferma Anna Trapasso, direttore artistico del museo- Oltre l’emozione e la magia, il fine dissacratorio dell’opera ci ricorda come la plastica e la vetroresina disperse in mare provochino ogni anno la morte di migliaia di cetacei ed altre specie animali. Ecco anche perché proprio un delfino. In vetroresina. Sul mare”.

L’opera è fruibile al pubblico tutto l’anno e fa parte del percorso espositivo permanente e gratuito del Dadada Beach Museum assieme alle opere di Mario Loprete, Saverio Rotundo, Nuccio Loreti.