Assenteismo al Comune di Reggio: 26 condannati e 6 assolti
Pene che oscillano tra un anno e mezzo e gli otto mesi di reclusione sono state inflitte dal giudice monocratico Andreina Mazzariello a 26 degli oltre 30 indagati nell’ambito del processo scaturito dall’operazione Torno Subito, che ha visto alla sbarra altrettanti dipendenti del Comune di Reggio Calabria accusati di assenteismo.
Accolte dal giudice, dunque, e in gran parte, le richieste avanzate dal Procuratore Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Gerardo Dominijanni della Procura della Repubblica locale.
Se le assoluzioni, due “perché il fatto non sussiste”, ovvero per Pasquale Bonocore e Antonino Branca, e le altre quattro “per la particolare tenuità del fatto”, e riferite ad Antonino Pino, Maurizio Delfino, Sebastiano Gullì e Pasqualina Scuncia.
L’inchiesta era scattata nel 2013 (QUI) quando la Guardia di Finanza aveva arrestato 17 dipendenti dell’ente per truffa mentre altri 78 erano sono stati denunciati per lo stesso reato e per un presunto danno erariale stimato in quasi mezzo milione di euro.
Due anni dopo, nel maggio del 2015, vennero chiuse le indagini che convolsero 32 degli impiegati pubblici (QUI) che, secondo gli inquirenti, avrebbero fatto timbrare il proprio cartellino ad altri colleghi o che dopo aver “strisciato” lo loro presenza a lavoro si sarebbero poi allontanati senza alcuna giustificazione.