Lamezia. Guarascio: “bilancio privo di prospettive e soluzioni, troppe defaillance”
“La seduta odierna (di ieri, ndr) del Consiglio comunale, come ho avuto modo di rimarcare nel mio intervento in aula, conferma tutte le nostre preoccupazioni sulla mancanza di una visione e di concrete prospettive di crescita per la città”.
Questo quanto sostiene il consigliere di minoranza al Comune di Lamezia Terme, Eugenio Guarascio, riferendosi al bilancio dell’ente e che, a suo dire, “avrebbe dovuto segnare in qualche modo l'atto principe della nuova amministrazione” e che invece “ci consegna un quadro di fragilità, di profonde incongruenze e soprattutto non mette mano ai problemi più urgenti della nostra comunità, lasciando intatti disagi e disservizi”.
Il consigliere ribadisce poi che a dieci mesi dall'insediamento della maggioranza “purtroppo – afferma - registriamo una serie di defaillance ed occasioni mancate, né l'emergenza sanitaria pur grave può essere utilizzata come eterna attenuante, dal momento che in questi mesi mai hanno trovato una traccia di soluzione i grandi temi dello sviluppo, della riforma della macchina burocratica, del contrasto all'emarginazione sociale, della cura dei servizi sanitari, del rilancio economico anche attraverso forme di economia circolare”.
Per Guarscio, e al contrario, anche nel corso del dibattito in Assise si è “assistito a un ulteriore tasso di animosità tra i vertici dell'amministrazione e il collegio dei revisori tale da non lasciar ben sperare per il futuro e complica di molto una delle prime emergenze legate al funzionamento degli uffici comunali e all'urgente reclutamento di nuove e qualificate risorse umane che possano rimettere in sesto l'apparato burocratico e dare sostegno ai pochi e validissimi funzionari e dipendenti attualmente in servizio”.
“Dal canto nostro, come opposizione – conclude il consigliere di minoranza - non smetteremo mai di esercitare il nostro ruolo di vigilanza e controllo a servizio della nostra comunità, mai come adesso bisognosa di punti di riferimento politici e istituzionali all'altezza delle aspettative”.