Frecciargento, Abate (M5S): “Inesattezze dal sindaco Mundo, treno torna alla normalità”
Non ci sta Rosa Silvana Abate, senatrice del Movimento 5 stelle. E risponde al sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, che aveva messo in evidenza alcuni dubbi circa i “ritardi del Frecciargento Sibari-Bolzano via Roma Termini accumulati in questi giorni dal treno”. E l’Abate è intervenuta, almeno per “chiarire” la situazione dato che si è fatta “promotrice dell’istituzione di questo treno e che ha seguito e segue tutte le fasi del progetto”.
Per la senatrice, infatti, l’intervento di Mundo sarebbe “pieno di imprecisioni e fuori luogo col solo obiettivo di fare populismo”. Parte quindi con le precisazioni, scrivendo che in una nota di qualche giorno fa, la senatrice del M5S aveva “ricordato come Trenitalia avesse annunciato con ampio anticipo che da lunedì 21 settembre a domenica 11 ottobre 2020, per lavori di manutenzione programmati sulla linea Monte del Vesuvio Napoli – Salerno, tutti i treni Intercity, Intercity Notte, Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca passanti per quel tratto e, quindi, anche tutti i treni che partono o arrivano in Calabria passando per la linea tirrenica, ivi compreso il Frecciargento Sibari-Bolzano via Roma Termini, avrebbero subito variazioni di orario (anche con anticipo dell’ora di partenza) e di percorso con maggior tempo di percorrenza”.
E continua, affermando che “il nostro Frecciargento ha osservato per questi giorni una partenza con anticipo di un’ora e un quarto (partenza alla 5:15 invece delle 6:30) e un ritardo in arrivo di un’ora e tre quarti (arrivo alle 00:15 invece delle 22:30) ma già da oggi (lunedì 12 ottobre) la situazione tornerà alla normalità. Bastava fare una ricerca sui canali di vendita della società partecipata al 100% da Ferrovie dello Stato Italiane per verificare se i ritardi fossero strutturali o si trattasse solo di una cosa temporanea. Nella schermata che allego si può vedere benissimo che simulando un viaggio per oggi, il tempo di percorrenza da Sibari a Roma Termini torna ad essere di 4 ore e 10 minuti e non più di 5 ore e 30 circa”.
E ricorda di aver messo in evidenza come con “la proroga del contratto da parte di Trenitalia, questo è uno dei treni più venduti e con le nuove condizioni contrattuali aggiornate per ora fino a fine anno, la Regione dovrà finanziare meno chilometri potendo destinare così i fondi ad altro. Questo potrebbe anche portare ad una riduzione futura sul prezzo non appena termineranno le regole in merito al distanziamento sociale sui treni. Chiaramente parliamo di vicende contrattuali perché è chiaro che il Frecciargento viaggerà anche nei prossimi anni ma questo dimostra che i numeri sulla linea Jonica ci sono e che il servizio dovrà essere anche potenziato”.
Una premessa che per l’Abate servirebbe per “rispondere alla richiesta di una fermata a Trebisacce poiché non si può toccare un progetto sugellato da un contratto che già si è faticato molto ad ottenere, da avvocato e sindaco dovrebbe saperlo sia sul piano professionale che amministrativo. Questo treno, infatti, è destinato ad essere il treno della Fascia Jonica che, dopo un lavoro certosino e quotidiano, seguendo due diversi studi di fattibilità, vedrà il suo naturale prolungamento, non appena completata l’elettrificazione della linea jonica, nella partenza dalla stazione di Crotone”.
Ha ricordato di aver “scritto ai sindaci di tutto l’Alto e il Basso Jonio pregandoli di attivare un servizio navetta per raggiungere la stazione di Sibari. Alcuni lo hanno fatto, perché, ad esempio, da Trebisacce non è stato fatto e, strumentalmente, si chiede una fermata a Trebisacce da dove il treno non passa proprio? Le Frecce sono treni veloci, non possono fermarsi ad ogni stazione altrimenti rischiamo di pagare un costo alto per una copia di un regionale, non avrebbe senso. Mundo istituisca un servizio navetta per Sibari per andare incontro ai cittadini e si affianchi anche alle mie richieste di istituzione di altri collegamenti che portino la fascia jonica a essere meglio servita anche sulla direttrice jonico-adriatica verso, quindi, la Basilicata e la Puglia. Solo con proposte concrete si cambiano le sorti dei territori”.