Infiltrazioni della ‘ndrangheta a Roma: sequestri al clan Muto di Cetraro

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Dalle prime ore dell’alba circa 200 finanzieri sono impegnati, su tutto il territorio nazionale, per l’esecuzione di una imponente operazione antimafia, denominata “Hummer”, che ha portato al sequestro di ingenti patrimoni ritenuti riconducibili ad esponenti della ‘ndrangheta calabrese ed in particolare del “clan Muto” di Cetraro (CS).

L’operazione, condotta dal G.I.C.O. del Nucleo di polizia tributaria di Roma della Guardia di Finanza e coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, nelle persone del Procuratore Aggiunto Giancarlo Capaldo e del Sostituto Procuratore Maria Cristina Palaia, rappresenta l’esito finale dell’applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale nei confronti di un soggetto, ritenuto contiguo al “clan Muto”, per conto del quale ha investito ingenti capitali al fine di acquisire beni mobili, immobili e partecipazioni societarie, formalmente intestati a familiari e ad alcuni prestanome.

Il soggetto investigato si è reso responsabile di una serie di reati (usura, bancarotta fraudolenta, truffa aggravata), protratti nel tempo, facendo del crimine uno stile di vita che perdura da quasi due decenni. Egli inoltre ha costituito numerose società, quasi tutte con sede a Roma ed a lui riconducibili, anche se formalmente di proprietà di soggetti diversi.

L’assenza di redditi derivanti da attività lecite e l’elevato tenore di vita del soggetto sottoposto a misura di prevenzione, unito ad altri elementi probatori acquisiti nel corso delle indagini del G.I.C.O, consentono di affermare che le risorse utilizzate per l’acquisizione di tali patrimoni provengono dalle attività delittuose dallo stesso perpetrate o riconducibili alla consorteria criminale di tipo mafioso alla quale egli è collegato.

L’operazione ha investito le Regioni Lazio, Calabria, Basilicata e Toscana ed ha consentito di pervenire al sequestro di 11 fabbricati, 12 terreni, quote di partecipazione in 18 società, 2 aziende, 9 autovetture di lusso, 1 aliscafo, 1 imbarcazione e numerosi rapporti bancari, per ammontare complessivo di oltre 40 milioni di euro. Di particolare rilievo una villa di pregio costituita da 2 unità immobiliari ed annessa piscina in Roma; un centro sportivo a Trigoria; autovetture Ferrari, Hummer e Porsche; un villaggio turistico ubicato a S. Nicola Arcella (CS), costituito da 34 unità immobiliari, impianti sportivi e concessione di tratto di spiaggia.

Oltre alla misura di prevenzione patrimoniale la D.D.A. di Roma ha proposto alla competente Sezione del Tribunale capitolino anche l’applicazione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per 3 anni, con obbligo di soggiorno nel Comune di Roma.