Al 41bis compra un’auto nuova, sequestrata una Jeep al “re del pesce”
Avrebbe dovuto comunicare all’autorità giudiziaria ogni sua variazione patrimoniale, una misura obbligatoria per le persone soggette a misure di prevenzione o condannate per reati di particolare allarme sociale.
È questo il motivo per cui la Guardia di Finanza di Cosenza, coordinata dalla Procura, ha sequestrato a Francesco Muto una “Jeep Renegade” nuova e appena immatricolata, del valore di oltre 26 mila euro.
Muto, detto “il re del pesce” è considerato il boss dell’omonima cosca di ‘ndrangheta di Cetrato ed al momento è al carcere duro, il 41 bis.
Le Fiamme Gialle, attraverso le banche dati e conducendo delle investigazioni ha ricostruito come l’uomo abbia acquistato l’auto in una concessionaria di un’altra regione, accertando così la violazione della legge. Il provvedimento è finalizzato alla confisca della vettura, che passerà ora nel patrimonio dello Stato.
Il sequestro è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale Bruzio, Piero Santese, su richiesta del Procuratore capo Mario Spagnuolo.
I soggetti condannati per reati di stampo mafioso e quelli colpiti da misure di prevenzione, spiegano infatti gli investigatori, sono obbligati a comunicare alla Guardia di Finanza, per dieci anni dalla data del Decreto di Prevenzione p dall’eventuale sentenza di condanna a loro carico, ed entro trenta giorni dal fatto, tutte le variazioni nell’entità e nella composizione del loro patrimonio, di un valore non inferiore a 10 mila e 300 euro.
Se questo importo dovesse essere raggiunto per incrementi diversi e separati, la comunicazione deve essere invece effettuata entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello in cui i fatti si sono verificati.
L’obbligo è finalizzato a controllare preventivamente e costantemente i beni dei condannati o degli indiziati di appartenere ad associazioni mafiosa.