Centro operativo comunale di Isola, entrano altre 4 associazioni
Altre quattro associazioni di volontariato di Protezione Civile sono entrate a far parte della Funzione di Volontariato di Protezione Civile ed Assistenza alla Persona del Centro Operativo Comunale. Dopo l’eccellente risultato ottenuto nella prima fase dell’emergenza pandemica, che ha dato luce una struttura organizzata ed altamente operativa, che ha garantito con impegno e abnegazione la gestione dell’emergenza Coronavirus nonché degli altri scenari emergenziali che durante il periodo Covid si sono sovrapposti (tra i quali uno sciame sismico e meteo-marini) aggravando una situazione già di per sé estrema, un altro risultato importante viene messo in cantiere dall’Amministrazione Comunale targata Vittimberga in sinergia con la UOA di Protezione Civile della Regione Calabria.
Dal 28 ottobre è stata attivata un’intensa attività interlocutoria e di corrispondenza con l’UOA di Protezione Civile della Regione Calabria mirata ad agevolare il potenziamento della funzione di Protezione Civile ed Assitenza alla Popolazione del C.O.C. La richiesta ufficiale, a firma dell’Ing. Angelo Fienga Responsabile delle funzioni di Volontariato di Protezione Civile ed Assistenza alla Popolazione, ha avuto tempestiva risposta in data 9 novembre, con l’attivazione da parte della Regione Calabria delle seguenti Associazioni di volontariato di Protezione Civile: Prociv Italia, Isola Ambiente Apnea, Prociv Le Castella e Giacche verdi, le quali vanno ad aggiungersi alle già attive Prociv Arci e Guardie Ecozoofile di Fare Ambiente.
Il Centro Operativo Comunale per l’emergenza Covid è ufficialmente operativo dal 8 marzo 2020, anche in quel caso fu attivato con grande lungimiranza dal primo cittadino e con netto anticipo rispetto a tutti gli altri comuni della regione, tant’è che diventato punto di riferimento per tanti altri enti limitrofi. Nella prima fase di pandemia il centro ha gestito oltre due mila casi tra telefonate, supporto agli anziani, supporto psicologico, sostegno alla famiglie disagiate con consegna di derrate alimentari, pasti pronti e farmaci; poi ancora supporto agli alunni con consegna di materiale scolastico, gestione allerta per sciame sismico, gestione eventi alluvionali, salvataggio di animali, censimento e approntamento delle aree di ricovero e delle aree di ammassamento previste dal piano civile; attività di supporto psicologico e telefonico dei quarantenati positivi e fiduciari, attività di informazione e divulgazione, impiego di mezzi terrestri e attrezzature di protezione civile.
La lista continua con la consegna di circa cinque mila mascherine (molte donate da aziende locali) e due mila autocertificazioni; poi la sanificazione del territorio, grazie al fattivo supporto degli agricoltori, e tanto altro. Insomma, il C.O.C. è stato fondamentale nella prima fase di pandemia e lo sarà sicuramente anche in questo periodo, che si prospetta più difficile rispetto alla prima fase, da sottolineare che il servizio non è mai stato disattivo e, anche se a regime ridotto nel periodo di calo dell’emergenza, è sempre stato operativo. Da sottolineare, infine, la grande collaborazione al servizio da parte dell’associazione “I Giovani della Carità” che si sono occupati, e continuano ad occuparsi, della gestione e distribuzione delle derrate alimentari alle famiglie più bisognose.