False assunzioni per ottenere la disoccupazione, 19 indagati
Sono 19 le persone indagate per una presunta truffa aggravata a danni dell’Inps. Questa mattina i carabinieri di Lamezia Terme hanno infatti notificato a tutti l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, coordinate dalla Procura della Repubblica locale.
Dalle investigazioni eseguire su un’impresa intestata a un cittadino di Gizzeria, attualmente cessata e che operava nel settore dell’installazione di impianti elettrici, i militari hanno scoperto delle assunzioni anomale e dei successivi licenziamenti nei confronti di 18 lavoratori subordinati che, a seguito della perdita del posto, hanno poi percepito l’indennità di disoccupazione dell’Istituto di previdenza sociale.
A seguito dei controlli effettuati incrociando i dati dello stesso Istituto, sono emerse infatti delle irregolarità contributive e la stessa Inps aveva interrotto l’erogazione della disoccupazione.
Nel corso delle indagini, poi, i militari hanno scoperto il mancato versamento, nel tempo, sia degli stipendi ai presunti lavoratori che dei contributi previdenziali.
L’ipotesi emersa è stata quella di “assunzioni meramente documentali” che hanno indotto l’Inps a erogare prestazioni di disoccupazione per 90 mila euro. Il titolare, in cambio, avrebbe percepito un compenso in denaro da parte dei soggetti coinvolti.
Le indagini sono partite a seguito della denuncia del titolare della ditta nei confronti di tre “dipendenti” - arrestati nel 2018 per estorsione - che, privati dell’indennità di disoccupazione, sospesagli dall’Inps - lo hanno minacciato per essere “indennizzati” con una richiesta di 8 mila euro in contanti.