Partono le stampe de “U calendario lametinu”, rappresentazione della città attraverso i dialetti
È stato dato alle stampe il primo calendario in dialetto lametino. Nato da un’idea di Francesco Polopoli, professore del Liceo Classico di Lamezia Terme, il calendario vuole rappresentare la città, attraverso i suoi dialetti.
In un mondo sempre più omologato per modi di dire, con l’utilizzo di parole anglofone, o abbreviazioni della lingua italiana, si pone, proprio in questo contesto, il recupero del “parlato popolare”, per ritrovare le nostre origini.
Una ricerca accurata e difficile quella di Polopoli, anche perché i dialetti, seppur similari, fra i tre comuni che compongono la città di Lamezia, sono diversi.
La rivalorizzazione del dialetto è un fenomeno che, in questi ultimi tempi, è in crescita in tutta l’Italia e questo è un chiaro segno che l’interesse verso il dialetto non è relegato solo agli “anziani”, nostalgici dei tempi che furono, anzi, i giovani stanno riscoprendo il piacere della lingua dialettale ed i social media, dove il vernacolo la fa da padrone, ne sono la chiara dimostrazione. E questa è una fortuna perchè una delle poche conseguenze negative della scomparsa, quasi totale dell’analfabetismo, è stata l’allontanamento dalla lingua dialettale.
In effetti oggi alcuni termini sono completamente scomparsi dal parlato dialettale ma, il lavoro Il lavoro certosino del professore lo ha portato anche a riscoprire e ad arricchire il calendario con frasi, modi di dire, ma anche racconti sulla storia lametina.
Il calendario, che già sta suscitando notevole interesse, non è stato presentato con un evento straordinario a causa del Covid.
Parte del ricavato dalla vendita del calendario, per espressa volontà del prof. Polopoli, sarà devoluto in beneficenza all’AIL, associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mielomi.