Zootecnica, aziende in ginocchio. Legacoop Calabria scrive alla Regione: “Serve sostegno”
Chiede il riconoscimento dello stato di crisi e calamità naturale per “le aziende del settore della zootecnia che in questa fase di emergenza sanitaria ed economica sono state escluse dalle misure a sostegno diretto di competenze regionali” la Legacoop Calabria.
Legacoop chiede quindi “l’erogazione degli anticipi alle aziende zootecniche del pagamento dei contributi Pac e Psr, per come sollecitato in una lettera inoltrata nei giorni scorsi via pec all’attenzione, tra gli altri, del presidente facente funzioni, Nino Spirlì, e l’assessore regionale al ramo, Gianluca Gallo”, si legge nella nota di Legacoop Calabria.
E non solo, perché chiede “la proroga almeno al 10 dicembre per le assegnazioni straordinarie di carburante per chi ha finito la dotazione in quanto utilizzata per le irrigazioni di soccorso. I pascoli a secco per le temperature elevate ed assenza di pioggia con l'esaurimento delle scorte e aumento dei costi per acquisti extra aziendali di fieno e cereali ormai introvabili hanno aumentato fino al collasso la difficoltà di alimentare e pascolare gli animali, così come è avvenuto in tutti questi anni – si legge ancora nella nota -.
“La mancanza della vendita delle carni dovuta soprattutto alla chiusura della catena horeca, la mancanza della vendita dei vitelli perché i commercianti hanno difficoltà a muoversi e quindi ad acquistare gli animali, stanno determinando maggiori oneri e spese a carico degli allevatori. Tutto ciò ha determinato la diminuzione di liquidità, difficoltà nella vendita con prezzi in caduta libera, ulteriormente aggravata dalla mancata proroga per l'assegnazione del carburante agricolo (un eccesso di burocrazia che pagano gli allevatori)”.