Emergenza sanità, Legacoop Calabria: “Riconoscere ruolo della cooperazione sociale”
“È arrivato il momento di riconoscere con determinazione anche il ruolo della cooperazione sociale in ambito sanitario e sociale possa essere solo un primo tassello di ricostruzione di una Calabria “derubata” per anni , confidiamo nella capacità di tutte le forze economiche, sociali e sindacali, di fare , unitamente alla società civile , fronte comune a difesa del diritto alla salute di tutti i calabresi”.
È quanto scrive Legacoop Calabria in merito all’emergenza sanitaria della regione, per la quale “è arrivato il momento di alzare la testa, e di conquistare il riscatto che meritiamo con azioni concrete nella direzione di un cambiamento all’insegna della legalità e della trasparenza”.
“Siamo indignati, stanchi, anche perché crediamo ancora in questa terra e nella capacità del suo riscatto. Non vogliamo più stare in silenzio ad accettare di subire con rassegnazione scelte calate dall’alto che stuprano i calabresi. Ci sono in Calabria tanti professionisti onesti, giovani e meno giovani, laureati, che possono dare il loro contributo, occorre dare loro la possibilità di farlo nel renderli protagonisti, soggetti attivi, decisionali e operativi della rimonta civile, etica, economica e sociale di cui ha bisogno la Calabria.
“In un momento così delicato e grave – si legge ancora nella nota - in cui il primo obiettivo è di pensare come arginare questa pandemia con quali misure e soprattutto decidere ci dovrà gestire la futura gestione commissariale della sanità calabrese, chiediamo che nessuno venga dimenticato. Anziani, minori, disabili, fasce deboli tutte vanno più che mai tutelati protetti e prima ancora ricordati. Possiamo citare due esempi per tutti: i ragazzi disabili che in queste settimane di lockdown con le scuole chiuse si vedono negati di fatto il diritto allo studio perché non possono seguire le lezioni in presenza, con una pesante compromissione di una indispensabile socialità”.