Sciolto il Comune di Bordighera, in Liguria, per infiltrazioni della ‘ndrangheta
E’ stato sciolto per presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta il Consiglio comunale di Bordighera, su proposta del ministro dell’Interno, Roberto Maroni.
La richiesta era stata avanzata l’estate scorsa dai carabinieri, che avevano compilato un dossier, dal quale emergeva l’ipotesi di un collegamento tra alcuni politici della cittadina ligure e la malavita organizzata di stampo mafioso.
Le indagini erano state avviate per le minacce che sarebbero state agli ex assessori Marco Sferrazza e Ugo Ingenito su cui ha indagato una commissione ispettiva, che dopo quattro mesi ha consegnato al prefetto di Imperia Francescopaolo Di Menna una relazione. Oggi il Consiglio dei ministri ha deciso lo scioglimento.
La scorsa estate vennero arrestati otto imprenditori esponenti di alcune famiglie di origine calabrese, i Pellegrino, Valente, De Marte, Barilaro, alcuni dei quali ritenuti dagli inquirenti vicini alle cosche.
Dalle indagini dei carabinieri del Comando Provinciale di Imperia erano emerse tra l’altro pressioni sul sindaco e su alcuni assessori per ottenere l’apertura di una sala giochi ed altri favori. Da qui la consegna di una informativa al prefetto e con l’ipotesi di scioglimento del Consiglio comunale per fenomeni di infiltrazione e di condizionamento mafioso.
Il sindaco Giovanni Bosio si è sempre difeso affermando che né lui né la Giunta erano a conoscenza dei fatti indicati nelle indagini.