Blocco clementine: Cia affronta responsabile ortofrutta, OP e consorzio IGP per nuove proposte
All’indomani dell’iniziativa di Cia-Agricoltori Italiani del 22 novembre con la distribuzione gratuite di clementine sul corso principale di Cosenza, che ha riportato a galla le criticità del mercato riscontrate dai nostri produttori, la Cia-Agricoltori italiani della Calabria ha affrontato, in videoconferenza con la responsabile nazionale settore ortofrutta, Anna Rufolo, le OP della Piana di Sibari e con il consorzio IGP, criticità congiunturali e strutturali del settore, provando ad avanzare alcune proposte.
Dalla riunione sulla situazione clementine in Calabria è emersa la necessità di lavorare su due fronti, quello congiunturale, con soluzioni da individuare nell'immediatezza e quello strutturale, che richiede quindi interventi di medio-lungo periodo.
Dal punto di vista congiunturale le problematiche riguardano sia il surplus di prodotto di piccola pezzatura, - si legge in una nota della Cia - legato agli effetti sulla produzione delle clementine dell'andamento climatico, che i danni quali-quantitativi inferti dall'evento calamitoso (il nubifragio di Crotone e dello Ionio cosentino ha coinvolto molte aziende agrumicole).
Per il prodotto di calibro ridotto, in abbondanza, la Cia fa sapere di aver “ottenuto una implementazione della campagna di comunicazione e promozione istituzionale già avviata da Ortofrutta Italia consistente in una integrazione dell'impianto grafico che mirasse a stimolare il consumo presso i punti vendita. Resta in piedi il problema della copertura dei costi di produzione – precisa la Cia - non garantita dalle attuali contrattazioni con parte della GDO per il prodotto di piccolo calibro. Mentre, per quanto riguarda il prodotto danneggiato (macchiature) è indispensabile una valutazione dei danni e la garanzia di veloce indennizzo per le imprese.”
Dal punto di vista strutturale le priorità individuate nel corso dell’incontro riguardano: Organizzazione: necessità di aumentare la quota di prodotto commercializzato dalle Op ma anche una razionalizzazione delle strutture aggregate, molto frammentate sul territorio calabrese, così come l'innalzamento dei parametri per il riconoscimento; Riconversione varietale: scontiamo una notevole staticità verso il rinnovamento varietale che impedisce di soddisfare le richieste di mercato con prodotti innovativi e/o con un più ampio calendario di maturazione, e allo stesso tempo, di contro, favorisce il surplus sul mercato di alcuni prodotti (ad esempio le Clementine Comune); Adesione ai sistemi di qualità: le potenzialità legate all'utilizzo della clementina IGP sono molteplici e forte interesse si registra da parte della GDO. Occorre sensibilizzare sui vantaggi di adesione al sistema di qualità e promuovere un progetto commerciale che garantisca adeguata remunerazione ai produttori; Valorizzazione degli scarti e dei sottoprodotti e quindi innovazione e rinnovate relazioni agroindustriali; Promozione della legalità e lotta alla concorrenza sleale.
Altri temi emersi nella riunione: prezzo minimo, nuove relazioni di sistema, ottimizzazione delle misure di gestione e prevenzioni crisi delle Op.
(Altre) Proposte nazionali: stimolare l'elaborazione di un piano di settore (mai avuto per gli agrumi) e accelerare l'attuazione della rimanente parte del fondo agrumi (riguardante finanziamento di campagne di comunicazione istituzionale e promozione rivolte ai consumatori e conoscenza/salvaguardia/sviluppo di prodotti Dop/Igp).