L’aeroporto di Lamezia tra crisi Covid e sviluppo: inaugurato ultimo tratto della taxiway Sierra
Gli aeroporti stanno attraversando la peggiore crisi dalla nascita dell’aviazione civile attestandosi a valori che riportano il settore indietro di 25 anni. Una crisi finanziaria senza precedenti confermata dal crollo del traffico aereo che registra una perdita di oltre il 70% rendendo sempre più difficile la sopravvivenza degli aeroporti, volano di crescita e di sviluppo dell’economia nazionale e infrastrutture essenziali per la connettività dei territori.
Le Società aeroportuali italiane evidenziano come il comparto necessiti di azioni immediate volte a compensare i danni determinati dalla crisi in atto, a sostenere i necessari investimenti per migliorare l’accessibilità, la sicurezza e la modernizzazione, a negoziare nelle opportune sedi comunitarie un’applicazione più flessibile dei regolamenti sugli Aiuti di Stato.
Il sistema aeroportuale calabrese, in particolare, ha registrato un calo del fatturato di oltre il 75% rispetto allo stesso periodo del 2019 e Sacal stima che tale dinamica possa perdurare anche nel del 2021 con rovinose ricadute anche sull’economia, sull’occupazione e sulla mobilità stessa del territorio.
Tuttavia Sacal guarda anche al futuro, continuando ad investire nelle infrastrutture, pilastro strategico per l’accessibilità e per la ripresa dell’economia locale.
Questa mattina, infatti, con l’inaugurazione dell’ultimo tratto della taxiway Sierra si completano il lavori di adeguamento del sistema airside (piste e raccordi) dell’Aeroporto di Lamezia Terme, secondo un programma di implementazione concordato con ENAC. Grazie a quest’ultima estensione di oltre 600 metri, l’Aeroporto di Lamezia Terme si è dotato di una delle piste più lunghe del Sud Italia, con oltre 3000 metri di sviluppo complessivo, capace di consentire collegamenti intercontinentali per aeromobili di grandi dimensioni (ICAO Classe E), in grado di operare al massimo carico consentito e senza la necessità di eventuali scali tecnici.
Il nuovo raccordo ha una superficie pavimentata di circa 45.000 metri quadri ed è dotato di tutti i necessari impianti segnaletici per guidare con sicurezza gli aeromobili dalla pista al piazzale di sosta e viceversa. Dispone, inoltre, di una holding bay per l’attesa al decollo, unica nel panorama del Sud Italia, che può ospitare contemporaneamente un B747 e un B767. I lavori sono stati realizzati sotto la supervisione degli ingegneri e tecnici di SACAL e l’Alta Sorveglianza di ENAC.
La nuova infrastruttura si inserisce pertanto in un’aerea di manovra che garantisce i massimi standard di sicurezza e una capacità operativa in grado di soddisfare le esigenze di traffico dello scalo per gli anni a venire, minimizzando, al contempo, i tempi di rullaggio e conseguentemente i costi operativi delle compagnie aeree che operano sullo scalo di Lamezia Terme.
“E’ nella consapevolezza che gli aeroporti sono una risorsa strategica per le comunità dei territori, perchè in grado di generare crescita e forza lavoro, che continuiamo ad investire risorse per migliorarne l’accessibilià, la sicurezza e la modernizzazione . Le infrastrutture aeroportuali sono un fattore determinante per la crescita dell’economia”- ha affermato Giulio e Metrio, Presidente della Sacal.