Contagi nelle Rsa, area vasta Cgil chiede un protocollo per la sicurezza
Ha chiesto un protocollo per la sicurezza degli operatori sanitari pubblici l’area vasta Cgil. E lo ha chiesto al tavolo di confronto convocato nella sede dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone. Una richiesta avanzata a seguito del focolaio scoppiato in una rsa di Roccabernarda, dove 62 persone, tra pazienti e personale, sono stati contagiate dal coronavirus. (QUI)
Per la Camera del lavoro “servono misure di sorveglianza attiva ma soprattutto un protocollo che consenta agli operatori sanitari pubblici di intervenire in emergenza, e in sicurezza, anche nelle strutture socio-sanitarie private, che registrano drammaticamente un incremento di contagi nelle fasce più fragili e deboli della popolazione. Da sciogliere in maniera celere e chiara, in sostanza, è l’inquadramento giuridico e quindi contrattuale degli operatori sanitari chiamati ad intervenire in questi contesti delicati: problema che sarà posto all’attenzione del prefetto di Crotone, nell'incontro di ieri mattina e che è stato formalmente inoltrato all’Ufficio territoriale di Governo”, ha scritto la Cgil.
Alla riunione hanno partecipato il direttore generale dell’Asp, Francesco Masciari; il segretario generale dell'Area Vasta Enzo Scalese, il segretario della Fp Cgil Francesco Grillo e dello Spi, Gianni Dattilo; Luigi Tallarico in rappresentanza della Cisl e Gaetano Papaleo della Uil.
“Ancora una volta ad essere maggiormente colpiti sono i soggetti più fragili ed indifesi, come anziani e disabili - affermano i vertici della Cgil -. All’Azienda provinciale di Crotone abbiamo chiesto di predisporre al più presto un piano di intervento e di prevenzione che sia in grado di intervenire in maniera urgente e razionale per contenere il diffondersi del contagio in condizioni precarie e delicate come quelle delle strutture socio-assistenziali. Sono state illustrate le misure già adottate dall’Asp di Crotone nella direzione da noi sollecitata. La stessa richiesta sarà rivolta nel prossimi giorni all’Asp di Catanzaro, mentre abbiamo già inoltrato formale richiesta per incontrare il prefetto di Crotone, e altrettanto faremo per Catanzaro, e portare a conoscenza dei rappresentanti del governo la necessità di intervenire con incisività in questi contesti meritevoli di un supplemento di cura e attenzione”.