Lotta al caporalato: sanzioni per circa 8 mila euro, denunciati due imprenditori
Continua nel reggino la lotta dei Carabinieri contro il caporalato. A San Ferdinando, i militari, insieme ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria, hanno denunciato in stato di libertà due titolari di aziende agricole e comminato sanzioni amministrative, nell’ambito di una mirata attività di controllo in tutto il territorio della Piana che continua per prevenire e reprimere il dilagante fenomeno del “caporalato”, acuitosi specie in questo periodo di raccolta degli agrumi e con la presenza di numerosi migranti in cerca di lavoro.
In particolare, gli uomini dell’Arma hanno controllato un’impresa agricola a Rosarno riscontrando la presenza di tre braccianti, tra i quali un lavoratore di origine africana “in nero” e un altro senza la prescritta visita medica.
Dalle verifiche effettuate in una seconda azienda, invece, la cui sede legale risulta in Sicilia ma di fatto operativa nella piana, i carabinieri hanno identificato otto braccianti, due di origine africana e sei italiani: gli ulteriori accertamenti hanno poi permesso di verificare come quattro di loro risultassero sprovvisti anche delle visite mediche obbligatorie.
Ad entrambe le aziende i militari hanno contestato una sanzione amministrativa di 3.600 euro denunciando all’Autorità Giudiziaria i titolari, rispettivamente un uomo ed una donna, per violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.