Stretta anti Covid per le feste di Natale, decisione entro 48 ore
Limitare i contagi e gli assembramenti. Viaggia su questo doppio filo l’ipotesi delle misure più stringenti per le feste di Natale, ipotizzate nel corso della riunione durate tre ore tra il Governo, i capi delegazione della maggioranza, i tecnici del Cts, e la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese.
La decisione dovrebbe arrivare entro 48 ore, tra domani e mercoledì, dal momento che dall’interlocuzione tra il Governo e il Comitato tecnico scientifico è emersa la necessità di stringere le maglie. Tesi che era stata già avanzata nel corso del vertice di domenica sera. (QUI)
Sono due le ipotesi sul tavolo del Governo: quella di una zona rossa nazionale nei giorni festivi e prefestivi o, come sembra più probabile, quella di una zona arancione. Se nel primo caso dalla vigilia a Santo Stefano, da San Silvestro a Capodanno, rimarranno aperti soltanto i servizi essenziali, nel secondo i negozi saranno aperti e i ristoranti saranno chiusi. Il coprifuoco, inoltre, potrebbe essere anticipato alle 18 o alle 20.
Ipotesi, quella delle misure stringenti, fortemente appoggiata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che intervistato al Tg3 ha ribadito la necessità di nuove misure per “scongiurare un'ipotetica terza ondata”. Stessa linea seguita dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, che chiede più rigore e apre a una deroga “forse per gli spostamenti tra piccoli Comuni entro un certo numero di chilometri”.
I tecnici del Cts ha invece chiesto misure da consolidare ed eventualmente estendere e rafforzare con una sorta di lockdown per tutto il periodo di Natale. Per i tecnici l'impossibilità di controlli capillari e i dati del contagio ancora preoccupanti aprirebbero la strada verso le chiusure durante i giorni pre festivi e festivi.