San Giovanni. Aggredirono un concittadino procurandogli un taglio sul volto: arrestati padre e figlio
Padre e figlio, di 62 e 38 anni, sono finiti in arresto a San Giovanni in Fiore con l’accusa di lesioni personali aggravate, minaccia aggravata e porto di armi od oggetti atti ad offendere.
A far scattare le manette sono stati i Carabinieri della Sezione Operativa e Radiomobile della Compagnia di Cosenza, con il supporto della Stazione locale, che stamani hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Cosenza su richiesta della locale Procura della Repubblica.
I FATTI
Secondo quanto si apprende dai Carabinieri, i due, il 18 ottobre dello scorso anno, avrebbero portato a termine una grave aggressione nei confronti di un 41enne, anch’egli residente nel centro florense.
In particolare, mentre la vittima si stava recando presso un supermercato, per futili motivi, i due aggressori si sarebbero avvicinati repentinamente all’uomo, immobilizzandolo alle spalle e successivamente minacciandolo di morte. In quei concitati attimi, uno dei due aggressori, brandendo un coltello, lo avrebbe ferito sul lato sinistro del volto, procurandogli serie lesioni.
Nelle attività immediatamente successive all’evento, i militari avevano avviato mirate indagini, rivolgendo in particolare la loro attenzione alle telecamere di videosorveglianza presenti sul posto, nonché all’escussione a sommarie informazioni della vittima. Grazie alla visione dei filmati dell’accaduto, acquisiti nell’immediatezza dei fatti, i carabinieri sono riusciti ad identificare i due soggetti responsabili dell’aggressione. Tenendo, inoltre, conto del referto medico rilasciato alla vittima che aveva riportato gravi ferite, giudicate guaribili in 25 giorni, è stato delineato un quadro chiaro ed inequivocabile.
I menzionati riscontri infatti – precisano i carabinieri - hanno contribuito ad irrobustire un quadro indiziario connotato da particolare gravità. A seguito di quanto documentato, il GIP presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta dalla locale Procura che ne aveva sottolineato la gravità e la pericolosità sociale degli autori, ha disposto i domiciliari per padre e figlio.