Accreditamento del Sant’Anna, Ds Capomolla: “la grande opportunità per il Commissario ad acta”
“La vicenda Sant’Anna, consegna una grande opportunità al commissario ad acta Guido Longo”. È quanto sostiene il Dottor Capomolla, Direttore Sanitario dell’eccellente clinica catanzarese che rischia la serrata.
Secondo il Ds, per Longo, l’occasione si presenterebbe: “firmando il decreto d’accreditamento del Sant’anna, certificato da organo terzo, e attivando una commissione d‘inchiesta su 1825 giorni di ritardo, per identificare meccanismi burocratici inceppati o responsabilità inerziali, che hanno prodotto tale risultato, darebbe contezza all’urgente bisogno dei Calabresi che qualcosa possa cambiare”.
A dire di Capomolla, “l’opportunità” si completerebbe: “ garantendo i LEA del Sant’Anna, e creando la rete cardiochirurgica per recuperare i 612 interventi/anno che andrebbero fuori Regione, mitigherebbe il flagello della mobilità passiva. Una semplice manovra, intuizione, consentirebbe al commissario ad Acta e alla sua struttura nascente di dare una risposta concreta d’innovazione del sistema sanitario e un’ importante iniezione di fiducia a chi ha operato per il suo mandato.”
Il Management Aziendale, come ribadito anche da Capomolla, l’8 gennaio 2015 -nel termine dei tre anni - ha regolarmente presentato istanza di rinnovo dell’accreditamento stesso, inviata alla regione Calabria e per conoscenza all’ASP di Catanzaro.
“Da tale data- precisa in una nota il ds - è iniziata una continua richiesta di atti documentali da parte dell’ASP (n. 8 richieste), che non hanno mai determinato un processo conclusivo dell’istanza di rinnovamento. Durante l’ultimo accesso della commissione, effettuato in ottobre 2019, la commissione ASP stessa, ritenendo decaduta la propria funzione a seguito dell’insediamento dell’OTA, non ha eseguito verbale conclusivo da inviare al Dirigente Generale del dipartimento della salute della regione Calabria; di converso l’OTA si è determinata con un verbale che confermava la permanenza dei requisiti di accreditamento trasmesso al dirigente generale il 20.02.2020. Tuttavia – chiosa Capomolla - il Dirigente generale non ha potuto decretare, mancando il verbale della Commissione ASP di Catanzaro. In ottobre 2020, a seguito dell’inchiesta, sono state attivate entrambe le due commissioni ASP ed OTA. La prima si è determinata il 10. Dicembre; la seconda il 30 dicembre.”
“Dinnanzi a tale scenario, - rimarca Capomolla - la chiamata verso le istituzioni è e rimane unica: attivare processi che possano raffermare diritti e doveri, oneri e responsabilità garantiste dell’articolazione funzionale dello stato”.
“La delega centrale al commissario ad acta o al commisario asp non legittima un’azione di ampia discrezionalità non istituzionalmente controllata. Ogni soggetto chiamato a tale funzione deve operare secondo quello che è il mandato normativo.” Afferma il Direttore sanitario, che avanza: “Ecco crediamo che ci sia un urgente bisogno di recupero delle proprie funzioni con i conseguenti limiti normativi. Solo la legge e le sue declinazioni organizzative potranno dare un vero segnale di cambiamento tanto atteso. Le Istituzioni ed i loro uomini hanno il dovere di salvaguardare le stesse nella loro funzionalità e nella fruizione di servizi al cittadino”.
“I dieci anni di contrapposizione dialettica tra dipartimento e struttura commissariale durante il piano di Rientro, - aggiunge Capomolla - hanno sicuramente determinato un’alterazione delle competenze relazionali, importanti nell’attuazione della riforma del sistema sanitario. Tuttavia, anche su questo piano, crediamo sia di prioritaria importanza richiamare alcuni aspetti peculiari. Dopo la nomina il commissario ad acta – conclude - può pure determinarsi a non sedere con il CDA del Sant’Anna, meno ancora con la commissione Salute del Senato, espressione delle istituzioni di diretta sua nomina governativa, ma non potrà esimersi dall’affrontare il mandato del decreto Calabria; e tra i diversi aspetti i tre punti mandatori: Raggiungimento dei LEA, funzionamento del sistema sanitario ed equilibrio economico.”