Rossano, carbone si o carbone no è il dilemma dei cittadini
In questi giorni nella città bizantina, dopo le notizie sui mass-media regionali, non si fa altro che parlare della riconversione per quanto riguarda la Centrale Termoelettrica di Contrada Sant’Irene, nel comune di Rossano, la quale verrà utilizzata prossimamente con il sistema a carbone. Una decisone, quella attuata dai vertici Enel, condivisa da una parte dei cittadini e bocciata dalla maggior parte della popolazione rossanese. La città, dunque, è divisa in due fazioni su tale scelta, con pareri contrastanti, in cui non si è fatta ancora piena chiarezza sulle conseguenze, sia per quanto riguarda l’impatto ambientale e sia per quanto riguarda la salvaguardia della salute di tutti gli abitanti dell‘intero territorio, che il carbone non inquini assolutamente una realtà dedita all’agricoltura e con risorse naturali da tutelare ovviamente col passare degli anni. C’è bisogno, quindi, di una mirata campagna di sensibilizzazione, oltre ad attuare uno screening o studio approfondito su questo tema “scottante” da diversi anni, al fine di fornire dettagliate informazioni utili, attraverso la promozione di convegni incentrati prevalentemente sulla questione del carbone, affinché ci siano determinati chiarimenti, con la massima trasparenza, sulle procedure di attuazione per quanto riguarda il processo di riconversione della Centrale Enel di Rossano. In città, comunque, ci sono tuttora molte perplessità su tale decisone, anche se in molti sono favorevoli. Quelli favorevoli, dunque, vorrebbero fortemente la riconversione, la quale permetterebbe lo sviluppo socio-economico di questo importante lembo calabrese con nuove opportunità di lavoro che, in modo particolare, rappresenterebbe il punto cruciale o fondamentale per alleviare decisamente il dilagante fenomeno della disoccupazione. Mentre quelli scettici o contrari, invece, sono convinti che tale passaggio rappresenterebbe un problema serio per l’ambiente. Altri cittadini, i quali non sono schierati né con il comitato del sì né con il comitato del no, sono in attesa delle decisioni che verranno messe in atto su tale vicenda. Noi cronisti, comunque, seguiremo attentamente l’evolversi della vicenda che, negli ultimi tempi, tiene con fiato sospeso l’intera popolazione rossanese.
Antonio Le Fosse