“Insieme oltre la pandemia”, campagna fotografica promossa dalla Fai Cisl
“Abbiamo voluto bandire nuovamente un concorso di questo tipo, allo scopo di promuovere, tra i giovani e lavoratori, attraverso l’arte fotografica, tutti i comparti del sistema agro-ambientale regionale e le tematiche legate al lavoro in questi settori ed esaltare, in particolare, la grande opera svolta da molte lavoratrici e lavoratori in questo difficile momento di pandemia, mantenendo alta l’attenzione sui temi dell’ambiente e del presidio umano”. Lo spiega in una nota il segretario generale della Fai Cisl, Michele Sapia, commentando il concorso fotografico lanciato dal sindacato.
Il progetto si intitola “FaiUnoScatto – Insieme oltre la pandemia… per il lavoro agro-alimentare ed il territorio calabrese”, ed è destinato ai giovani dai 18 ai 35 anni oltre che a tutti gli iscritti al sindacato.
“Gli scatti fotografici, come stabilito nel Regolamento, potranno infatti ritrarre momenti che richiamino i temi legati precisamente al territorio calabrese in particolare alla tutela del territorio e dell’ambiente, alla biodiversità, ai prodotti di eccellenza del Made in Calabria, alle bellezze paesaggistiche regionali, al presidio umano, alle tradizioni culinarie ed enogastronomiche, alle trasformazioni ambientali causate dai cambiamenti climatici e dal dissesto idrogeologico, e, in questo momento segnato dalla pandemia causata dal Covid-19, al valore del lavoro nei settori del sistema agroalimentare calabrese” continua Sapia, che spiega che le foto saranno valutate da una giuria che decreterà, complessivamente, sei vincitori.
“La nostra regione è ricca di bellezze paesaggistiche e naturali, di prodotti agroalimentari straordinari, di borghi marinari e montani suggestivi, di lavoro faticoso e dignitoso, risorse naturali e umane, per cui ci aspettiamo immagini originali, che sappiamo cogliere le peculiarità di questa terra” conclude Sapia. “Alla fine, ci auguriamo che a vincere siano l’ambiente e il territorio, le produzioni agroalimentari di eccellenza e il presidio umano, e il lavoro di qualità”.