Droga un’anziana 87enne così da non dare “fastidio”, denunciata la badante

Cosenza Cronaca

È scattata la denuncia per la badante di una donna di 87 anni, ritenuta responsabile di aver somministrato all’assistita degli psicofarmaci per evitare che potesse “dare fastidio”.

La badante, che ha assistito l’anziana nel mese di luglio dell’anno scorso, secondo quanto sostengono i familiari - che hanno dato mandato all’avvocato Francesco Nicoletti per redigere e depositare l’atto - invece di limitarsi a prestare assistenza, le avrebbe dato dei farmaci.

Ad accorgersi della situazione la figlia dell’87enne che ha notato un graduale peggioramento delle condizioni di salute della mamma da dopo l’arrivo della badante: l’anziana era difatti molto assente, dormiva tutto il giorno e rifiutava il cibo.

Ad agosto, su un tavolo all’interno dell’abitazione della vittima, sempre la figlia aveva notato un flaconcino contenente dello psicofarmaco e, a richiesta di giustificazione, la badante avrebbe risposto che si trattava di un farmaco da lei utilizzato.

Qualche giorno dopo la situazione sarebbe però peggiorata; alcuni vicini di casa hanno infatti riferito di non vedere più l’anziana.

Arrivata sul posto, la figlia ha trovato la madre in stato di incoscienza, allettata e addirittura con difficoltà ad aprire anche gli occhi.

Allarmata dalla situazione ha contattato la badante che avrebbe riferito che l’anziana stava bene e che non c’era alcun problema.

Tuttavia le condizioni di salute dell’87enne non sono migliorate neanche la mattina successiva e, per questo, i familiari hanno contattato la guardia medica di turno che, dopo un’accurata visita, ha certificato una astenia e sonnolenza da circa due settimane con sospetta overdose da psicofarmaci e ha mandato la donna al Pronto Soccorso per ulteriori accertamenti cardiologici e neurologici.

La badante avrebbe chiesto se dai prelievi o dagli accertamenti fosse risultata la somministrazione di farmaci; circostanza che ha insospettito i familiari tanto più che avrebbero poi notato nella borsa della donna il flaconcino di psicofarmaci visto sul tavolo qualche giorno prima.

Pressata dai familiari, la badante, alla presenza di tutti, ha poi confessato di aver somministrato all’anziana, tutti i giorni, senza alcuna prescrizione medica e senza autorizzazione, numerose gocce di psicofarmaci per addormentarla, mostrando il flaconcino del farmaco che aveva in borsa, e avrebbe giustificato il gesto riferendo che in tal modo l’anziana non dava “fastidio”.

Da qui la decisione dei familiari di denunciare la donna: “Abbiamo conferito mandato allo Studio Legale di Nicoletti – dichiarano - in quanto è nostra ferma volontà ottenere giustizia affinché tali riprovevoli fatti non accadano mai più e, per tale motivo, chiederemo non solo una condanna esemplare di colei che ha attentato alla vita della nostra congiunta ma, altresì, un ingente risarcimento del danno”.