Smaltimento illecito di rifiuti, sequestrata una società a San Ferdinando
Una società operante nella gestione dei rifiuti pericolosi e non era riuscita ad eludere ogni controllo, operando, di fatto, senza alcuna autorizzazione e senza alcuna verifica sull’inquinamento ambientale. È quanto emerso da una complessa indagine portata avanti dal Gip del Tribunale di Palmi, che si è concretizzata questa mattina con il sequestro dell’azienda da parte della Polizia Locale di San Ferdinando.
La società, impegnata nel trattamento e recupero di rifiuti organici da provenienti da differenti attività, era rimasta coinvolta nell’inchiesta Meturos assieme ad altre 9 aziende. In quella circostanza, l’operazione mise in luce un vasto sistema di smaltimento illecito di rifiuti, portando all’arresto di sette persone.
Le successive indagini hanno permesso di appurare come la stessa società operasse senza autorizzazione unica ambientale, e senza dunque sottostare al “farraginoso iter burocratico” relativo alle certificazioni ed al monitoraggio ambientale.
Nessuna verifica, quindi, delle emissioni nell’atmosfera e degli scarichi nelle acque, ma anche nessuna cura nello stoccaggio dei rifiuti, ammassati su un piazzale non impermeabile e non coperto. Ritenuto anche eccessivo il quantitativo di materiale rinvenuto all’interno della società, e sopratutto confuso e mischiato al punto da non permetterne una corretta lavorazione.
L’amministratore ed il direttore tecnico della società sono stati iscritti nel registro degli indagati.