Operazione Mattone, ingente sequestro ad imprenditore vicino alla criminalità
Nuovo importante sequestro patrimoniale compiuto dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria, coordinata dalla Procura della Repubblica e dalla Direzione Distrettuale Antimafia.
A finire nel mirino dell’attività investigativa è Domenico Musolino, imprenditore quarantaquattrenne ritenuto vicino ad ambienti di ‘ndrangheta e già coinvolto in diverse operazioni.
I finanzieri avrebbero accertato una significativa sproporzione tra il profilo reddituale e quello patrimoniale dell’indagato.
Questi, infatti, e secondo la tesi degli investigatori, avrebbe accumulato illecitamente un patrimonio superiore ai due milioni di euro, composto da un’impresa individuale e relativo patrimonio, 12 immobili, rapporti finanziari e quote societarie.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è rimasto coinvolto in tre differenti inchieste. Nel corso dell’operazione Rupes (QUI) è stato rinviato a giudizio per associazione a delinquere, reati contro la Pubblica Amministrazione, turbata libertà degli incanti aggravata da finalità mafiosa.
Nell’operazione Camaleonte (QUI), invece, è stato rinviato a giudizio per concorso in corruzione ed associazione a delinquere aggravata dalla finalità di agevolazione mafiosa.
Infine, nell’operazione A Ruota Libera (QUI), è stato rinviato a giudizio per concorso in truffa aggravata ai danni di un ente locale, frode in pubbliche forniture, traffico illecito di rifiuti ed associazione a delinquere aggravata dalla finalità di agevolazione di associazione mafiosa.
In questo nutrito quadro, si aggiungono le investigazioni patrimoniali svolte dal Gico e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Reggio Calabria, su delega della Dda, che hanno portato al sequestro di una impresa individuale e relativo patrimonio, cinque immobili, quote societarie, rapporti finanziari e assicurativi per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro.