Soprintendenza a Crotone, Catanzaro non si arrende: ricorso al Consiglio di Stato
Catanzaro non ci sta: la sede del Mibact non può essere a Crotone ed ecco perché ha presentato ricorso al Consiglio di Stato.
Il Ministero aveva infatti deciso che la Soprintendenza Archeologica Catanzaro-Crotone avrebbe avuto come sua “base” la sede il castello di Carlo V del capoluogo pitagorico.
Tuttavia, il Comune di Catanzaro, dopo la sentenza del Tar del Lazio che aveva già dichiarato inammissibile il ricorso amministrativo con il quale sollecitava l’annullamento del decreto (QUI), ha deciso ora di spostare la battaglia amministrativa davanti al Consiglio di Stato.
La Giunta guidata dal sindaco Sergio Abramo ha così promosso un ricorso in appello contro la sentenza 13991/2020 del 10 novembre del tribunale amministrativo, con nomina sia congiunta che disgiunta dei legali interni dell’Ente.
Palazzo de Nobili aveva proposto ricorso evidenziando “l’evidente violazione di ogni criterio di ragionevolezza, motivazione, efficienza, efficacia, istruttoria, parità di trattamento posti in essere con l’attività amministrativa impugnata con richiesta di annullamento del decreto ministeriale del 28 gennaio 2020 nella parte in cui individua in Crotone e non in Catanzaro la sede della neo istituita Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone”.
Sentenza che era stata impugnata dagli uffici della Provincia di Catanzaro.