Vaccini agli over 80, Di Natale: “Regione in ritardo e nessuna piattaforma informatizzata”

Calabria Salute

È polemica sulle vaccinazioni agli over 80 in Calabria. Il consigliere regionale Graziano Di Natale parla, infatti, di ritardi e della mancanza di piattaforma informatizzata. Di Natale lancia quindi un appello alla maggioranza di Palazzo Campanella: "In data 06/01/2021 avevo già chiesto interventi immediati alla giunta producendo atti ufficiali. Dispiace dover costatare, ancora una volta, che la Calabria prosegue con questa improvvisazione fine a se stessa. Auspico un pronto intervento. La Regione fornisca delucidazioni a tante domande, lecite e ponderate, che alimentano non poche ansie. Dal mio canto resto disponibile a qualsiasi confronto, scevro da condizionamento politico, finalizzato alla tutela degli anziani e dei calabresi tutti. Il mio impegno non verrà mai meno".

“Ai medici di base non è stata fornita nessuna piattaforma informatizzata – scrive il consigliere - l'impiego in larga scala degli studi medici e delle loro segreterie comporterà che in un primo tempo i medici dovranno tirar fuori dai propri database gli elenchi di assistiti da sottoporre a vaccinazione e da contattare facendo leva sul rapporto fiduciario. Ancora una volta -prosegue Di Natale- la Regione prova a mascherare le proprie mancanze facendo leva sul supporto del personale sanitario, come verificatosi all'inizio della campagna di immunizzazione allorquando mancavano persino le siringhe idonee. È inaccettabile".

I dubbi del vicepresidente della commissione regionale contro la ‘Ndrangheta, a seguito di numerosi incontri con rappresentanti della categoria sopracitata, non sono conclusi. Perché prosegue con la sua disamina: “Se le fiale impiegate per la vaccinazione dovessero essere quelle Pfizer i medici dovrebbero raggiungere le Asp o le aziende ospedaliere che, al momento, possiedono i congelatori idonei, per la corretta conservazione dei vaccini. È sostenibile una simile situazione. Inoltre, altre perplessità sono alimentate dai cinque giorni utili per smaltirli- ed ancora- come saranno tutelati i pazienti non autosufficienti che non saranno in grado di raggiungere le strutture designate? Gli studi saranno a norma per garantire l'incolumità anche agli altri pazienti?".