Cassano, donata all’archivio storico copia dei “Catasti onciari”
Una copia dell’opera storico-culturale riguardante “I Catasti Onciari di Cassano e Doria” in Calabria Citra, è stata consegnata all’Archivio di Stato di Napoli. È stato il sindaco Giovanni Papasso, accompagnato dall’assessore Gianluca Falbo e dai rappresentanti dell’Associazione Irfea, Giancarlo Rango e Franco Sarubbo, a donare la copia.
La delegazione è stata accolta dalla direttrice dell’Archivio di Stato del Capoluogo partenopeo, Candida Carrino, coadiuvata Barbara Orciuoli, che nel ricevere l’opera, che consta di ben cinque volumi, pubblicati dalla Mongolfiera Editrice, hanno espresso sentite parole di compiacimento e apprezzamento per il risultato, frutto di un certosino impegno di ricerca svolto con grande professionalità nell’arco di quattro anni.
L’incarico per realizzare il progetto storico-culturale di redazione de “I Catasti Onciari di Cassano e Doria” in Calabria Citra, finanziato dall’ente locale, nel mese di dicembre 2016 era stato affidato dalla giunta comunale guidata dal sindaco Papasso, all’associazione culturale IRFEA presieduta dal professore Giancarlo Rango, che si è avvalso della collaborazione dell’Università della Calabria. I Catasti Onciari sono dei documenti di primaria importanza soprattutto ai fini della ricostruzione storica, economica e sociale dei Comuni.
L’amministrazione Papasso, nell’ambito della programmazione generale della sua azione propulsiva nei vari campi che interessano la vita dell’ente, ha deciso di investire nella ricerca storico-culturale per colmare il vuoto esistente relativamente alle fonti che hanno segnato l’evoluzione storica della comunità di Cassano. Precursore degli odierni catasti, il Catasto Onciario, rappresenta l'attuazione pratica delle norme dettate da Re Carlo di Borbone nella prima metà del XVIII° secolo per un riordino fiscale del regno di Napoli. E’ stato considerato come uno strumento teso a eliminare i privilegi goduti dalle classi più abbienti che facevano gravare i tributi fiscali sempre sulle classi più umili, perciò, di fatto rappresenta uno dei più brillanti esempi del tempo di ingegneria finanziaria e di ripartizione proporzionale del peso fiscale.
Venne denominato “Onciario”, in quanto la valutazione dei patrimoni, sia immobiliari che da bestiame o finanziari, veniva stimato in base all'unità monetaria teorica di riferimento, l'oncia, corrispondente a sei ducati. La consultazione dell'Onciario, l'Archivio di Stato di Napoli, è una fonte preziosa di informazioni sul periodo storico di riferimento.
“L’opera in questione - ha commentato il sindaco Papasso - è una preziosa fonte di informazioni e conoscenze per quanti nel tempo vorranno arricchire il proprio bagaglio culturale di conoscenze storiche riguardante le vicende socio-economiche e demografiche che hanno caratterizzato la storia di Cassano e di Doria nel periodo che va dal 1741 al 1753”.