Cisl: “Investire nel porto di Gioia Tauro per il futuro della Calabria”

Reggio Calabria Infrastrutture

Unità di intenti per il porto di Gioia Tauro. Ne sono convinti la Fit e la Cisl Calabria e i loro segretari, rispettivamente Giuseppe Larizza e Tonino Russo.

Per i sindacalisti “la Regione, l’Autorità portuale, le associazioni imprenditoriali con la regia del Governo centrale possono e devono da subito coordinare le azioni unitamente alla rappresentanza sindacale e finalmente riuscire a programmare le azioni immediate, a breve e lungo termine per una svolta storica dell’intera area portuale di Gioia Tauro, volano di sviluppo economico ed occupazionale della Calabria”.

“Le speculazioni del recente passato per usufruire di incentivi o le polemiche per scaricare colpe sulla forza lavoro o sulla rappresentanza sindacale – proseguono i due sindacalisti – devono cessare per il futuro del Porto e della Calabria. Il momento di grave crisi sanitaria e economica mondiale che la pandemia Covid 19 ha generato va fronteggiato per poter immaginare di ripartire con lo sviluppo e l’occupazione”, proseguono Russo e Larizza.

Abbiamo da valorizzare il tesoro che il Porto di Gioia Tauro ci offre con la sua vasta area industriale, la ZES, il Gateway ferroviario e, speriamo a breve, il bacino di carenaggio. Il mondo corre veloce e a Gioia Tauro, naturale piattaforma logistica sul Mediterraneo, bisogna avviare senza indugi la sua funzionalità come unico terminal intermodale per rilanciare il trasporto ferroviario e l’intermodalità integrata nave/ferro/gomma”.

“I lavoratori e le rappresentanze sindacali hanno contribuito a questo scopo sin dalla nascita delle prime attività nel Porto. Oggi – evidenziano Russo e Larizza – siamo consapevoli che la partecipazione possa e debba costituire un’innovativa strategia di svolta per una terra bistrattata e negativamente etichettata. Dobbiamo dare fiducia ai lavoratori del porto e ai giovani disoccupati che desiderano conquistare la libertà e la dignità con il lavoro. La responsabilità delle nostre azioni da sola non basta, ma servono unità di intenti tra i vari soggetti istituzionali e imprenditoriali per una vera partecipazione che coinvolga le parti nel creare sinergie per sviluppare le immense potenzialità dell’area portuale”, concludono.