Pensionati italiani all’estero: vantaggi e svantaggi dell’espatrio
Sono circa 400 mila i pensionati italiani che decidono di trasferirsi in un paese estero, per godersi finalmente la vita dopo tanti anni di duro lavoro, e per sfruttare al massimo la pensione. Ma trasferirsi all’estero è sempre la scelta più conveniente? Passiamo in rassegna alcuni vantaggi e svantaggi dell’espatrio.
Requisiti per beneficiare della riduzione delle tasse all’estero
Per poter usufruire delle riduzioni sulle tasse da pagare in merito alla pensione, chi si trasferisce deve tassativamente iscriversi al registro anagrafe italiani all’estero (AIRE). Questa è una condizione obbligatoria per poter beneficiare dei regimi fiscali presenti nei vari paesi stranieri. Inoltre, chi intende seguire questa strada deve soggiornare all’estero per almeno 6 mesi e vivere nel paese scelto per almeno 184 giorni. Se vengono rispettati questi requisiti, è possibile fare richiesta all’INPS e aprire la pratica che adotterà la tassazione del paese presso il quale si risiede (residenza fiscale).
L’INPS mantiene il diritto di decidere se rifiutare la richiesta, nel caso ci siano dei dubbi relativi all’effettivo rispetto delle regole sopracitate: una pratica che mira ovviamente a combattere i tentativi di evasione fiscale. L’interessato, in caso di rifiuto, può comunque fare ricorso e in caso di vittoria ricevere un rimborso.
Vantaggi e svantaggi del cambio di residenza fiscale
Affinché il cambio di residenza fiscale risulti valido, è necessario trasferirsi in un paese straniero almeno per 6 mesi ogni anno. Ci sono ovviamente dei vantaggi, ma anche alcuni svantaggi da non sottovalutare. I benefici maggiori dipendono dai regimi fiscali agevolati, soprattutto se si scelgono paesi noti per una tassazione molto leggera, come nel caso delle Canarie, del Portogallo, e della Tunisia. Inoltre, ci sono altri vantaggi collaterali che comunque possono cambiare da paese a paese, come il costo della vita più basso (come nel caso dell’Europa dell’est) e il potere d’acquisto più alto.
E gli svantaggi? In primo luogo, la distanza da casa e dai propri affetti, come minimo per 6 mesi all’anno. In secondo luogo, ci sono delle ovvie spese da sostenere per trasferirsi all’estero. In questo caso potrebbe essere utile valutare l’apertura di un finanziamento, motivo per il quale si consiglia di visitare il sito di Younited Credit per sapere come funziona un prestito INPS, così da coprire le spese iniziali come il trasloco e il disbrigo delle diverse pratiche burocratiche. Il prestito per pensionati, infatti, ha delle ottime agevolazioni e gode di garanzie e di coperture speciali. Inoltre, questo tipo di prestito prevede un’agevolazione delle procedure generali al fine di semplificare il più possibile il processo di richiesta del prestito.
Tornando ad un discorso generale, altri svantaggi possono riguardare il sistema sanitario, spesso privato e dunque non sempre di accesso pubblico. Infine, non vanno sottostimate le barriere linguistiche, che comunque andranno alleviandosi con il tempo, dato che basterà qualche settimana e un po’ di studio.