Droga a fiumi sulla rotta Italia-Albania, la Polizia sgomina due bande

Calabria Cronaca

Da una parte un’associazione a delinquere formata da italiani e finalizzata all’acquisto, al deposito e alla vendita di svariati quantitativi di cocaina, hashish e marijuana.

Dall’altra, invece, un’organizzazione che, composta da albanesi, si preoccupava dell’importazione sul territorio nazionale di ingenti quantitativi di cocaina.

Il gruppo, da un lato riforniva di coca quello italiano e, dall’altro, collaborava con lo stesso nella distribuzione dello stupefacente sulla piazza di Milano.

Entrambe le organizzazioni, poi, dotatesi di una struttura di tipo piramidale, avevano ruoli ben definiti e un piano logistico molto solido, dotato di luoghi di stoccaggio della droga e veicoli con vani artigianali nascosti, idonei per nasconderla insieme al denaro.

Questa mattina la Polizia di Stato di Milano ritiene dunque di aver smantellato le due organizzazioni, eseguendo delle ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del Tribunale locale, su richiesta della Dda, a carico di 37 persone, e di cui 36 in carcere e una agli arresti domiciliari (QUI).

Gli indagati sono accusati a vario titolo di essere partecipi o comunque collegati a due associazioni per delinquere finalizzate al traffico internazionale e nazionale di stupefacenti.

GLI ARRESTI E I SEQUESTRI

L’attività ha comportato, nel suo corso, dodici arresti in flagranza e il sequestro di circa 4 chili di cocaina, 35 di hashish e 52 di marijuana; così come di 260 mila euro in contanti, due pistole, di cui una munita di silenziatore, e munizioni di vario genere.

Nei confronti di due degli indagati albanesi destinatari della misura cautelare, in quanto dimoranti in Albania, l’autorità giudiziaria ha emesso un provvedimento di autorizzazione alla diffusione internazionale delle ricerche.

In ragione di ciò, grazie alla collaborazione del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza a Tirana della Direzione Centrale della Polizia Criminale, il collaterale organo di Polizia Albanese, contestualmente all’esecuzione della misura cautelare in Italia, ha rintracciato i due e ha eseguito il cosiddetto provvisorio in esecuzione della misura, in attesa dell’estradizione in Italia.

Contestualmente alla misura cautelare personale, è stato eseguito il sequestro preventivo di due unità immobiliari a Milano, di tre scooter, di due motocicli e nove autovetture.

Da ultimo, sono state eseguite numerose perquisizioni sia a carico dei destinatari delle misure che a carico di persone legate a vario titolo agli stessi.

“IL KILLER DELLE CARCERI”

L’operazione, condotta dai poliziotti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile e coordinata dalla DDA di Milano, è partita dopo l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del cosiddetto “killer delle carceri”, operata il 2 ottobre del 2018 dalla Mobile nell’ambito dell’operazione “Miracolo”.

In quella circostanza, il killer è stato arrestato perché trovato in possesso di circa 28 chili di hashish, 1,7 di cocaina, due pistole clandestine, un silenziatore per arma corta e 18 cartucce.

Gli agenti della Sezione Antidroga hanno quindi raccolto diversi elementi, grazie ai quali hanno avviato un nuovo filone investigativo nei confronti di alcuni italiani dimoranti a Milano, e considerati dediti, appunto, al traffico di sostanze stupefacente sia nella provincia meneghina, con prevalenza nella zona sud-ovest della città e nei comuni di Corsico, Buccinasco e Trezzano Sul Naviglio, sia in alcune regioni del centro-sud Italia, come Emilia Romagna, Lazio e Puglia.