Vaccinazioni, Giannuzzi (Confartigianato): “Sia di esempio il modello di Israele”
“Creare una bolla sulla popolazione calabrese getterebbe le basi per una ripartenza economica”. Questa la proposta avanzata da Innocenza Giannuzzi, vice presidente di Confartigianato Imprese Catanzaro, che invita a guarda al “modello Israele” evidenziandone i benefici.
“Un modello che potremmo tranquillamente adottare anche noi e divenire area Covid-free in non troppo tempo: in fondo siamo due milioni di abitanti, potremmo sollevare le nostre strutture ospedaliere e, attraverso i drive-in, essere sottoposti ai vaccini indipendentemente da età e altri fattori” afferma la Giannuzzi. “Ciò velocizzerebbe tutto il meccanismo, tutelando la popolazione e garantendo efficienza”.
Una decisione per evitare di “tentare di ristabilire una normalità farlocca, che non sarà mai quella a cui eravamo abituati”, ma anche per pensare ad “una normalità nuova, a cui ci dovremo abituare, nostro malgrado, ma che ci permetterebbe di vivere senza stop and go”. La stessa poi rimarca le lentezze della Calabria nelle vaccinazioni, chiedendo quindi di valutare anche altre soluzioni.
“Non possiamo attendere che il virus ingerisca completamente le nostre vite, oggi che abbiamo l’arma per arginarlo e per scongiurare la terza ondata causata dalle innumerevoli varianti” conclude. “A Brescia si sta già lavorando per la vaccinazione di massa: che la Regione Calabria intervenga prontamente e si organizzi una task force per evitare ulteriori focolai e il coinvolgimento anche dei bimbi con la variante inglese”.