Stati generali della Calabria, Spirlì sfuma le polemiche: “Chiudere la regione? Non ho le chiavi”
“Chiudere la Calabria? Non ho le chiavi”. Conclude così, con questa battuta, il suo lungo discorso, Nino Spirlì, al termine degli Stati generali annunciati nella serata di ieri (QUI).
Una proposta che aveva lasciato presagire ulteriori restrizioni e chiusure in Calabria, ma che invece ha permesso al facente funzione della Regione di esporre la propria visione e di snocciolare dati e numeri sulla situazione regionale.
Spirlì cerca dunque di porre un freno alle polemiche, accendendo i riflettori sul numero di vaccini finora somministrati e sulle reali dosi in stock, “inferiori al 30%”, evidenzia, apprendendo il dato in diretta, dopo aver chiesto ai giornalisti di fare il calcolo sul momento.
“Dal prossimo 29 marzo – ha aggiunto Spirlì –, verranno raddoppiate le dosi di vaccino che riceveremo dal Governo. Al momento, ne abbiamo somministrate circa il 70%. In totale, dei 282.989 vaccini a disposizione, ne sono stati inoculati 212.994”.
Spirlì ha inoltre precisato che “siamo davanti a Regioni come Sardegna e Liguria e poco dietro a Lombardia e Veneto che, ricordiamo, non hanno una sanità azzoppata come la nostra. Stiamo implementando i punti di somministrazione nelle varie province e riteniamo che, nelle prossime ore, avremo un quadro ancora più confortante”.
Il facente funzioni è poi tornato sulla questione delle scuole, ribadendo che “non può e non vuole porre un freno all’istruzione”, ma che ha ritenuto valido fermarsi temporaneamente. Uno sforzo, ulteriore, in favore dei vaccini.
Non manca di lanciare numerose stoccate, parlando anche di una sanità “disastrata”, ereditata in condizioni “tragiche” dopo “anni di ruberie”, che lo stesso Spirlì attribuisce “alla politica, alla criminalità, ai poteri occulti”.
A chi chiede dimissioni, lo stesso risponde di non voler “abbandonare la nave, né tantomeno rimare a suonare” mentre questa affondi.
FIGLIUOLO IN CALABRIA
Il presidente ha anche annunciato che, nei prossimi giorni, il commissario per l’emergenza Covid, Francesco Figliuolo, sarà in Calabria. “Dal commissario grande disponibilità verso una regione che si sta organizzando adeguatamente nella campagna vaccinale contro la pandemia. Per noi – ha aggiunto il presidente – è fondamentale avere il sostegno della Difesa e della Protezione civile”.
LONGO: “NON SI USI VACCINAZIONE PER CAMPAGNA ELETTORALE”
Non nasconde le criticità, invece, il commissario alla sanità Guido Longo, che prende la parola subito dopo Spirlì. Dichiara così di “condividere quanto già detto”, invitando però “tutti” a non far scadere la questione delle vaccinazioni in un mero contesto della campagna elettorale.
Nel ribadire le difficoltà incontrate, Longo ha voluto così sottolineare l’impegno del personale sanitario, ma anche la buona struttura messa in piedi per rispondere alla criticità.
Parla poi di un “continuo confronto” tramite diversi tavoli con Regione e Protezione Civile, ed anche dei nuovi sistemi di prenotazione per le persone fragili.
“Abbiamo avuto un po’ di problematiche di natura tecnica” continua Longo, “stiamo facendo il possibile, forse anche l’impossibile, tenendo conto ovviamente della quantità di vaccini assegnati alla Regione”.
Quantità definite “tutto sommato accettabili”, continua Longo che parla di “casualità” riferendosi agli stop momentanei riferiti ai vaccini di AstraZeneca.
Rimarca poi la disponibilità di ben due piani vaccinali, ai quali “se ne aggiungerà un terzo” redatto assieme alle forze dell’ordine, dei militari, dell’esercito.
Bisogna comunque “aumentare le somministrazioni” dei vaccini: “prima facciamo e meglio è per tutti”, tenendo sempre conto delle quantità garantite alla Calabria.
(Notizia aggiornata alle 16.38)