Raggirano la nonna e le rubano 63 mila euro: scatta il sequestro per figlia e nipote

Reggio Calabria Cronaca

Un decreto di sequestro preventivo è stato eseguito dai Carabinieri di Palmi nei confronti di una 54enne, S.R., e della figlia 33enne, L.A., ritenute responsabili in concorso del reato di indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento nei riguardi di una loro congiunta, nello specifico rispettivamente madre e nonna delle stesse.

Un furto alquanto triste e, soprattutto, inaspettato quello subito dall’anziana di Palmi che si sarebbe vista tradire dal suo stesso sangue.

I fatti risalgono al 2017, quando la donna, per le sue precarie condizioni di salute e colpita anche dal lutto del marito, su consiglio proprio della figlia, aveva indirizzato una delega alla nipote per eseguire, ad ogni sua espressa volontà, delle operazioni di pagamento o di prelievo dal suo conto corrente attivo presso la filiale di Palmi del Monte dei Paschi di Siena.

Piena fiducia era stata riposta dall’anziana nella giovane che, però, non avrebbe ripagato la nonna con la stessa bontà. Nel febbraio 2020, infatti, l’anziana scopre di essere stata raggirata e derubata di tutti i suoi beni.

La vittima, accompagnata in banca da un conoscente, avrebbe constatato infatti un enorme ammanco di fondi, a dovuti a dei prelievi che si ritiene effettuati dalla nipote ma mai da lei autorizzati.

Un ammanco non di poco conto per la nonnina che sarebbe stata derubata di oltre 63 mila euro. L’accaduto è stato denunciato dall’anziana ai Carabinieri che, a seguito di un’articolata attività d’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore Salvatore Rossello, sono riusciti ad appurare come tra il marzo 2018 e settembre 2019, la nipote dell’anziana abbia effettuato numerosi prelievi dal conto corrente.

A distanza di quattro anni il Tribunale di Palmi, su richiesta della Procura locale, ha così emesso un decreto di sequestro beni nei confronti delle donne.

Il provvedimento, eseguito nella giornata di ieri, ha determinato il sequestro preventivo di beni immobili del valore equivalente alla somma di denaro di cui le due donne si sarebbero appropriate illecitamente.