‘Ndrangheta: Dda Reggio ordina due arresti e sequestro beni
Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria e gli agenti del Commissariato di Palmi hanno eseguito questa mattina un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 33enne di Palmi.
Il provvedimento ha interessato anche il padre del giovane, di 60 anni, latitante dopo essersi sottratto all'esecuzione di un analogo provvedimento emesso a seguito dell'operazione "Cosa mia" del giugno del 2010.
Il 33enne è accusato di detenzione illecita di arma comune da sparo, mentre il padre secondo gli inquirenti sarebbe organico, della cosca dei Gallico (federata ai Morgante-Sgro'-Sciglitano), e ritenuto responsabile del reato di intestazione fittizia di beni con l'aggravante di aver favorito la consorteria di appartenenza.
Gli agenti della Polizia di Stato hanno inoltre eseguito il sequestro preventivo di una azienda, sempre su richiesta del Gip. La societa', secondo l'attivita' investigativa, sebbene intestata ai figli, in realta' sarebbe gestita in maniera occulta dal padre.
Dalle indagini emergerebbe che la ditta, “utilizzando metodologie tipicamente mafiose”, si sarebbe affermata nel comprensorio di Palmi come impresa di riferimento della consorteria dei Gallico, ottenendo l'assegnazione di numerosi appalti di opere pubbliche realizzate dal comune della cittadina della Piana di Gioia Tauro.
L'operazione "Cosa mia", eseguita lo scorso anno, aveva dimostrato che la cosca dei Gallico si serviva di alcuni imprenditori di riferimento per accaparrarsi sub appalti nell'ambito dei lavori di ammodernamento del tratto autostradale compreso tra Gioia Tauro e Scilla dell'A3 Salerno - Reggio Calabria.