Vaccinazioni, Calabria ultima con il 75,4%: atteso cambio di passo, cauto ottimismo per l’estate

Calabria Salute

Non si schioda dall’ultimo posto in classifica la Calabria, che ha raggiunto una copertura del 75,4% sulle dosi di vaccino consegnate. Per intenderci, sulle 315.490 dosi consegnate e disponibili le inoculazioni sono state 237.869, con un attuale avanzo di 77.621 dosi ancora da somministrare. Concludono la coda della classifica la Sardegna e la Liguria, entrambe con il 76,8%.

In testa alla classifica invece si piazzano la provincia autonoma di Bolzano, con il 93,5%, seguita dal Molise e dalla Sicilia, entrambe con l’87,9%. Complessivamente, in tutta Italia sono state somministrate 9.210.893 dosi, mentre le persone vaccinate – che hanno ricevuto prima e seconda dose – sono 2.920.070.

FIGLIUOLO: NESSUNA DISPARITÀ TRA REGIONI

A partire da domani in Italia arriveranno 2,8 milioni di dosi di vaccini tra Pfizer, Moderna ed AstraZeneca, che serviranno a dare un’accellerata alla campagna nazionale. Lo ha annunciato il generale Francesco Paolo Figliuolo al termine delle sue visite presso i centri vaccinali, dopo essere passato anche dalla Calabria (LEGGI).

Una quantità che precedentemente era stata consegnata in oltre un mese verrà messa a disposizione dell’intero territorio nazionale in appena tre giorni, prima delle festività pasquali.

“Non esiste alcuna disparità tra le regioni” ha commentato Figliuolo, rispondendo alle critiche circa una differenza nelle quantità di vaccini consegnati, cercando di mettere un freno alle polemiche.

“Oggi abbiamo sul piatto 11 milioni di dosi, ovviamente si stanno somministrando e di questo sono contento, abbiamo superato ottime percentuali, l'altro ieri 245 mila. Sono dati da consolidare, ieri 237 mila, ma probabilmente supereremo le 240 mila. Quindi siamo allineati al piano” ha affermato il generale al termine della sua visita a Messina, ribadendo come il nuovo “passo” delle vaccinazioni debba attestarsi almeno alle 250 mila dosi al giorno.

Ipotizzata, per un ulteriore velocizzazione del processo, la possibilità di essere vaccinati anche in farmacia.

L’OTTIMISMO DELLE ISTITUZIONI

Cambia, nel frattempo, l’approccio del Governo e delle istituzioni nei confronti della gestione della pandemia. Prima del nuovo cambio di colori, che interesserà anche la Calabria da domani in zona rossa (LEGGI), sono state annunciate una serie di modifiche alle limitazioni, a partire dal settore scolastico.

Da dopo Pasqua infatti sarà una priorità la riapertura delle scuole: nidi, asili, materne ed elementari di tutta Italia torneranno a svolgersi in presenza, mentre i restanti istituti proseguiranno con la didattica a distanza finché perdureranno parametri da zona arancione o rossa.

È lo stesso premier Draghi ad aver chiesto un “monitoraggio costante e quotidiano” della situazione, al fine di valutare anche una serie di riaperture a livello commerciale già dalla metà di Aprile. Decisioni “pragmatiche” che ovviamente dipenderanno dai dati e dall’andamento dei contagi.

Il mese di aprile resterà comunque segnato dalla rimozione, temporanea, delle zone gialle: tutta Italia sarà divisa tra regioni in zona arancione o rossa, salvo visibili miglioramenti.

LA VOGLIA DI VACANZE

Resta aperta la parentesi estiva, con la bella stagione alle porte, che ha fatto “sbilanciare” sia il premier Mario Draghi che il ministro alla salute Roberto Speranza. Entrambi infatti hanno aperto alla possibilità di effettuare viaggi e vacanze nel periodo estivo.

“Si vedono i primissimi segnali di contenimento del contagio. Le misure attuate stanno funzionando. Ma la situazione è ancora molto seria” spiega Speranza, che si dice comunque “fiducioso” e ripone nel “green pass europeo” la possibilità di tornare a muoversi più liberamente. Sarà dunque “un'estate diversa dai giorni che stiamo vivendo ora”.

Anche il premier Draghi, nel corso di un’intervista istituzionale, ha affermato di essere d’accordo con il parere espresso dal ministro al turismo Massimo Garavaglia, che ha invitato gli italiani a prenotare per il periodo estivo. “Se potessi andare in vacanza ci andrei volentieri” ha affermato il premier, invitando però a non sottovalutare i numeri ancora critici della pandemia.