Finisce la latitanza di “Ciccio Pakistan”. Fermato in Portogallo, era ricoverato per Covid
Era ricoverato in una clinica di Lisbona per Covid-19 il boss di ‘ndrangheta Francesco Pelle, alias ‘Ciccio Pakistan’. L’uomo, inserito nella lista dei 30 latitanti più pericolosi dal Ministero dell’Interno, è stato individuato dai carabinieri di Reggio Calabria.
Messo in stato di fermo dagli agenti dell’unità nazionale antiterrorismo della policia judiciaria portoghese verrà estradato in Italia dove sarà arrestato.
Protagonista della faida di San Luca (QUI), Pelle era ricercato - anche all’estero - dal giugno del 2019 per associazione per delinquere di tipo mafioso e omicidio.
È infatti accusato di aver ordinato l’omicidio di Giovanni Nirta, capo della ‘ndrina rivale, che però è sopravvissuto all’agguato nel corso del quale è morta invece la moglie, Maria Strangio. La vendetta dei Nirta è arrivata poi nel 2007 con la strage di Duisburg (QUI).
Il 19 luglio del 2019 "Ciccio Pakistan", che si trovava a Milano con l’obbligo di dimora, ha fatto perdere le sue tracce dopo che la Cassazione aveva respinto il suo ricorso contro la condanna all’ergastolo (QUI) come mandante della strage del Natale 2006, a cui è seguita la mattanza di Duisburg nel Ferragosto dell’anno successivo.
I Carabinieri di Reggio Calabria hanno attivato i canali di cooperazione internazionale, dal momento che da tempo beneficiano dell’assistenza tecnica del progetto I-Can, una rete internazionale interforze a contrasto della ‘Ndrangheta.
I Carabinieri del reparto operativo reggino, con la collaborazione dei colleghi di Locri e di Bianco, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica – Direzione distrettuale antimafia, dirette dal procuratore Giovanni Bombardieri, del procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo e del sostituto procuratore Alessandro Moffa, da tempo erano sulle tracce del latitante. Lo avevano infatti localizzato nella penisola iberica.
(ultimo aggiornamento 18:14)