Pensionato ucciso nel Vibonese, in appello una condanna e una assoluzione
Una condanna e un’assoluzione. È la sentenza della Corte d’Assise per l’omicidio del pensionato 79enne di Pizzoni, Giglio Palmo Ciancio, avvenuto nel 2015 a Pizzo.
I giudici di secondo grado hanno di fatto confermato il primo verdetto e hanno quindi condannato a 25 anni di carcere Dorel Varga, e hanno assolto Stela Rezmuves. Nei giorni scorsi, il sostituto procuratore generale, Raffaella Sforza, aveva chiesto l’ergastolo per entrambi gli imputati.
Il delitto del 79enne, colpito alla nuca e rapinato di 800 euro, è avvenuto in località stazione a Pizzo Calabro, tra il 5 ed il 6 agosto 2015. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato con i pantaloni abbassati sul fondo di una scogliera.
L’inchiesta poggia sui cellulari usati dall’uomo, due infatti erano le utenze in suo possesso, una delle quali, concessa, unitamente all’apparecchio telefonico, a una donna, le cui generalità non sono mai state fornite. La donna avrebbe passato del tempo con la vittima negli orari coincidenti con la sua morte.
I due sono stati arrestati nel febbraio 2016 dopo l’esclusione della tesi suicidiaria. In primo grado la Corte di Assise aveva condannato Varga a 25 anni e assolto Rezmuves, dal momento che non era certa la sua individuazione sui filmati dei sistemi di video sorveglianza. Tuttavia il pm di Vibo ha presentato nei suoi confronti ricorso in Appello.