Bilancio partecipativo, al via la fase sperimentale a Reggio
Presentata ieri, a Palazzo San Giorgio, la fase sperimentale del bilancio partecipativo. Nel Salone dei lampadari, il sindaco Giuseppe Falcomatà, l’assessora alle Finanze Irene Calabrò ed il dirigente del settore, Franco Consiglio, hanno presentato la possibilità di predisporre un documento economico e finanziario costruito su criteri di partecipazione e condivisone dal basso. All’iniziativa, collegate in streaming, hanno preso parte numerose associazioni iscritte all’albo delle Consulte.
Il sindaco Falcomatà ha aperto i lavori invitando cittadini ed associazioni a presentare idee utili a diventare, in futuro, veri e propri progetti per l’amministrazione. «E’ un’occasione unica – ha detto il sindaco Falcomatà – che premia l’assoluto protagonismo dei cittadini nella costruzione di una città che dal territorio raccoglie proposte per il territorio stesso. Ogni necessità e richiesta, valutata secondo criteri di ammissibilità e pertinenza, verrà presa in considerazione affinché si realizzi compiutamente il principio della democrazia diretta che ispira la nostra azione fin dal primo giorno del nostro insediamento. Saranno gli stessi cittadini a decidere il proprio destino».
Insomma, un confronto aperto che «promuove scelte e decisioni condivise, assicurando piena corrispondenza tra i bisogni da soddisfare e le risorse disponibili».
«Il coinvolgimento dei reggini nel processo della gestione pubblica - ha affermato, ancora, il sindaco – è per noi essenziale anche per ricucire gli strappi del passato nel rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini. Il bilancio, ne siamo fortemente convinti, non è, non può e non deve essere soltanto un insieme di numeri che, alla fine, danno un risultato. Dietro quelle cifre, infatti, ci sono delle persone, dei cittadini, delle idee, delle proposte, dei sogni. Il bilancio, insomma, ha una sua anima e, attraverso lo strumento partecipativo, vorremmo che quest’anima fosse della parte buona e attiva della città che vuole essere protagonista e non vivere soltanto da utente le scelte sulla programmazione».
«Quello che ci accingiamo a compiere – ha continuato Falcomatà – è, prima di tutto, un momento di trasparenza e coinvolgimento, un’ulteriore forma di partecipazione e di cittadinanza attiva iniziato con l’attivazione delle Consulte e che si aggiunge all’utilizzo di strumenti innovativi come, per esempio, la pagina web “io partecipo” che consente ai cittadini di misurarsi direttamente su proposte e progetti».
E se la parte tecnica è stata affidata al dirigente Consiglio che ha spiegato la struttura del bilancio partendo dall’ultimo consuntivo, l’assessora Calabrò si è focalizzata sulle opportunità legate al nuovo strumento di finanza partecipativa: «Ogni cittadino che abbia compiuto il 16esimo anno di età può presentare un’unica proposta usando la piattaforma telematica “io partecipo” attraverso il sito https://iopartecipo.reggiocal.it e trasmettendo la scheda di presentazione della propria idea. Le proposte vincitrici saranno finanziate per un anno e, per questo, sarà importante lavorare su programmi sostenibili nel tempo anche senza il finanziamento dell’Ente».
A proposito di finanziamento, «nel documento economico e finanziario di previsione è stata prevista la voce del “bilancio partecipato” con una somma simbolica di 20.100 euro che, di fatto, storicizza questo strumento particolarmente innovativo». «In fase decisionale – ha specificato l’assessora - si valuterà la possibilità di finanziare il progetto vincente, se di importo superiore, con altre linee di finanziamento esterne».
Ma visto che la filosofia del bilancio partecipativo è proprio la condivisione, ecco che i suggerimenti potranno essere presentati in maniera tale che inglobino più persone: «Una proposta condivisa avrà maggiori possibilità di successo: ogni scheda con la stessa proposta raccoglie, infatti, una preferenza».
Alla fase finale, quindi, accederanno «i progetti che hanno ottenuto più preferenze e hanno superato la verifica di fattibilità tecnica ed economica del Comune. Le idee saranno votate direttamente dai cittadini».