Rossano, nascondeva in casa armi clandestine: arrestato trentenne ai domiciliari
Si trovava agli arresti domiciliari dal 2017, quando uccise il proprio padre a colpi di fucile, ed evidentemente non ha perso il “vizietto” delle armi. I Carabinieri di Corigliano-Rossano infatti hanno tratto in arresto un trentenne del posto, a seguito di alcune segnalazioni di colpi di arma da fuoco.
Gli spari, provenienti da un complesso residenziale facente parte dell’edilizia popolare, hanno allertato diversi abitanti dell’ex area urbana di Rossano. Intervenuto il personale del Commissariato locale, ha indirizzato da subito le sue ricerche nei pressi dell’abitazione del soggetto pregiudicato, visti gli specifici precedenti.
Alla vista degli agenti, il trentenne ha cercato di occultare una pistola senza però riuscisci, venendo prontamente bloccato ed immobilizzato. A seguito di perquisizione domestica, sono state rinvenuti un revolver con matricola abrasa, vari coltelli ed otto batterie di fuochi d’artificio per un peso di oltre 30 chili, assieme ad una miccia pirotecnica da circa 400 grammi.
Il soggetto è stato dunque arrestato con l’accusa di porto abusivo di arma clandestina, ricettazione, detenzione illegale di materiale esplodente e possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere. Dopo le formalità di rito, è stato trasferito presso il carcere di Castrovillari.