Cani in spiaggia, i comuni non possono vietarli: la sentenza del Tar della Calabria
“È illegittima l'ordinanza sindacale che, per preservare il suolo pubblico dall'insudiciamento di cani, vieta che gli stessi siano condotti dai proprietari sui marciapiedi, sulle aiuole di una determinata piazza del territorio comunale e all'interno del cimitero comunale, trattandosi di provvedimento eccessivamente limitativo della libertà di circolazione delle persone”. Così il Tar della Calabria ha annullato l’ordinanza del 29 giugno 2020 emessa dal sindaco pro tempore di Falerna, Daniele Minniti.
Un ricorso presentato dall’Organizzazione Internazionale Protezione Animali e dalla Lega Antivivisezionista, che si sono scagliate contro il comune per via dell’ordinanza che, di fatto, impediva anche il semplice passeggio con i propri animali domestici, anche se a guinzaglio.
Un provvedimento ritenuto eccessivo, anche per via della sua definizione temporale nel periodo della stagione estiva, al quale è seguito un sit-in di protesta e, successivamente, il ricorso al Tar.
Ricorso dunque vinto dalle associazioni animaliste, che vede soccombere il Comune condannato a ripagare le spese processuali. Un precedente importante e che avrà sicuramente ulteriori applicazioni viste le ordinanze simili in altri centri calabresi.
“Siamo il secondo paese in Europa per presenza di animali nelle abitazioni, nelle case degli italiani ci sono milioni di cani” dichiara a freddo Clara Solla, delegata dell’Oipa di Lamezia. “Per questo tutte le strutture, nel nostro Paese, si stanno adeguando per poter ospitare gli animali domestici insieme ai loro proprietari. Il sindaco di Falerna ha tentato di agire al contrario, ma questa sentenza rende giustizia ai cani e alle loro famiglie”.