“Liquirizia: le tue radici”, successo del film alla proiezione di Bologna
Ancora un successo per il film “Liquirizia: le tue radici” del regista Renato Pagliuso, prodotto dall’Associazione socio-culturale “Ali Libere” alla cui guida vi è l’infaticabile presidente Anna Patrizia Uva, che è stato proiettato nella città di Bologna sabato scorso, all’interno del centro interculturale “M. Zanarelli” grazie anche alla piena volontà dell’Associazione cultuale “Cronosfilm“ operante da anni nel capoluogo emiliano, in occasione delle manifestazioni (dal 15 al 22 marzo) dedicate alla settimana del dialogo interculturale sia contro il razzismo e sia contro tutte le discriminazioni. Ampi consensi di critica da parte dei numerosi spettatori (molti di questi di origine rossanese emigrati da diversi anni nella città bolognese), i quali hanno avuto parole di apprezzamento nei confronti del regista Pagliuso (il quale era presente all’evento) per quanto riguarda la realizzazione del medio-metraggio, della durata di quaranta minuti, che, in modo particolare, ha coinvolto emotivamente tutti i presenti per la commovente e drammatica storia di Abdul (il ragazzo marocchino interpretato magistralmente da Sohaile Dine). Un’altra tappa ed un altro successo, quello ottenuto a Bologna, che si aggiunge ovviamente a quelli già ottenuti sia nella città di Rossano e sia nei diversi comuni della Provincia di Cosenza. Domenica sera, invece, applausi a scena aperta, al termine della proiezione del film, sia all’indirizzo di Vincenzo Sapia (co-protagonista nel ruolo di custode della fabbrica di liquirizia) e sia nei confronti di Anna Patrizia Uva (la quale con la sua valida Associazione ha voluto fortemente mettere in atto tale progetto senza risparmio di risorse economiche) da parte dei numerosi abitanti del borgo antico che, nel fantastico scenario del teatro “Amantea-Paolella” inaugurato di recente, hanno avuto modo di visionare, per la prima volta e sul grande schermo, le immagini del medio-metraggio, con un montaggio eccellente e con una colonna sonora completamente azzeccata per quanto riguarda la trama del film, trasmettendo loro forti emozioni. Un’opera cinematografica, dunque, molto significativa in cui sono state affrontate diverse tematiche quali: il fenomeno dell’emigrazione, la povertà, il disagio sociale, i problemi del lavoro che manca, tuttora, in Calabria e di una strada pericolosa (la S.S. 106) che, ancora oggi, fa registrare dati allarmanti per il susseguirsi di una serie di incidenti con conseguenze drammatiche. Straordinaria, come sottolineato in diversi articoli già pubblicati, la recitazione di tutti i protagonisti, alcuni di questi alla prima esperienza, i quali hanno dimostrato una certa bravura artistica nei loro rispettivi ruoli.