Grande partecipazione al III appuntamento di “Un autore a casa tua”
Grande partecipazione al III appuntamento dell’iniziativa "Un autore a casa tua" proposta dalla biblioteca Pier Giorgio Frassati della Fondazione D’Ettoris di Crotone.
Ancora una volta hanno partecipato le classi delle insegnanti Alessandra Colacino, Chiara Cretella e Stefania Pizzuto del liceo scientifico Filolao di Crotone. Ha relazionato Maria Grazia D’Ettoris, responsabile della biblioteca.
Nell’incontro è stato affrontato il tema della mafia grazie allo scrittore Alessandro de Lisi, giornalista palermitano, autore del romanzo Un’estate a Palermo, edito da Edicilo, 2020. Il libro ambientato nel 1985, parla dei due noti magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nel momento in cui raggiungono l’Asinara, sede del penitenziario di massima sicurezza. Qui scriveranno parte dell’istruttoria riguardante il maxi processo contro Cosa Nostra.
L’interesse dell’autore è stato quello non tanto di descrivere il libro, quanto di rendere partecipi gli studenti della propria esperienza sulla criminalità organizzata facendo riferimento anche a luoghi come Brancaccio e personaggi coraggiosi come il beato don Pino Puglisi. Un romanzo che trova ispirazione con il Covid 19, in particolar modo con il decreto del Ministero della Giustizia che ha dato la possibilità ai boss di tornare a casa: “E’ per me questo - ha affermato de Lisi – un atto vergognoso”. A intervenire e a rendere ancora più interessante l’incontro è stato il preside del liceo scientifico, Giovanni Aiello, che attraverso la visione di alcune immagini personali sull’Asinara ha contribuito ad arricchire il momento di riflessione e dibattito.
Aiello ha dato, inoltre, un bellissimo messaggio ai suoi alunni: “Come vi riconosceranno una volta finito il diploma? Come faranno a sapere che siete stati studenti di questa scuola? Dal comportamento. E’ fondamentale collaborare e amare l’altro, evitando dunque chiusure o egoismi”. Ed è a questo proposito che il dirigente ha citato un bellissimo passo del Paradiso di Dante Alighieri. Un preside paterno, “un autore nell’autore” il cui scopo è stato anche di incitare i ragazzi a coltivare i propri talenti.